“Perdo il sonno a pensare che domani qualche ragazzo potrebbe restare ferito a scuola o succedere un incidente su strade disastrate e noi siamo impotenti”. Auguri di Natale amari quelli del presidente Antonio Pastorello accompagnato dal vicepresidente Gualtiero Mazzi; il direttore generale Elisabetta Pellegrini; i consiglieri Mauro Carradori, Claudio Ferrari, Luca Zamperini e Gaetano Nicoli. “Siamo armati solo della nostra buona volontà. In questi due mesi sono soddisfatto di aver risolto tre questioni che giacevano da tempo. Abbiamo bandito l’appalto per lo sgombero neve, non era stato fatto prima per non sforare il Patto di Stabilità. Ma fra incorrere nei controlli della Corte dei Conti oppure finire nel mirino della Procura per interruzione di pubblico servizio nel caso di viabilità compromessa, ho scelto di garantire la sicurezza delle strade. Inoltre, abbiamo affrontato il problema dell’Alta Velocità, creando un coordinamento e trovando una soluzione per la ditta Ancap di Sona e il ricollocamento dello stabilimento toccato dal tracciato della linea Brescia-Verona. Infine, con il progetto ‘Alta Via della Montagna’, finanziato dal ministero dello Sviluppo economico, ci sarà il collegamento dell’alta montagna da San Zeno a Bolca attraverso percorsi pedonali e ciclabili dotati di strumenti ‘tecnologici’. Ma restano tutti gli altri problemi, a cominciare dal personale della provincia che oggi ha manifestato. “Se vogliono spostare le funzioni e spostare il personale va bene. Ma se Renzi taglia il personale e lascia le funzioni non si può. Devono dirci con chiarezza cosa è possibile fare. Vengono danneggiati i lavoratori e le famiglie. Abbiamo 458 dipendenti per 920 mila abitanti, la Provincia di Firenze con 80 mila abitanti in più ha il doppio dei dipendenti. E più si scende e più si sale di numero. Anche il presidio dei dipendenti di oggi e le loro legittime azioni di lotta si fondano sulla paura di perdere il posto di lavoro, del resto l’ipotesi del taglio del 50% dell’organico è preoccupante. Ma a tutti i lavoratori e ai rappresentanti sindacali ricordo che lottando insieme e dialogando civilmente è l’unico modo per farsi sentire. Inoltre, sto lavorando per trovare una modalità di riapertura degli uffici IAT per garantire i servizi turistici, la mia idea è di trovare una collaborazione con Comuni, operatori del settore e stakeholders”.