Anna Maria Bigon, sindaco di Povegliano, si candida a consigliere regionale del Veneto. La presentazione della candidatura è avvenuta oggi al ristorante Mamma mia sul Liston, presenti molti amministratori locali e segretari dei circoli PD della città e provincia. Tra gli altri il parlamentare Vincenzo D’Arienzo, Giovanni Peretti, sindaco di Castelnuovo, Graziella Manzato sindaco di Sommacampagna nonchè i consiglieri comunali di Verona Damiano Fermo e Luigi Ugoli e l’ex parlamentare europeo Donata Gottardi.
L’introduzione dal segretario provinciale del PD Albertini che parla di un partito democratico all’opera per costruire una lista rappresentativa “Dovrà essere costituita da figure dal più alto profilo possibile. Non può passare il concetto vecchio di usare il bilancino perché si indebolisce la lista”. Anna Maria Bigon ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a candidarsi: “Come sindaco ho avuto una posizione di privilegio in questi anni a contatto con le persone e ho maturato non solo la competenza ma anche l’esperienza necessaria da portare in un contesto più ampio. Sapere ascoltare la gente. Le esigenze del territorio sono fondamentali. E’ vero, prima il Veneto, ma se guardo la Regione vedo che non si dà risposta, se vedo che le cariche politiche sono fatte non sulla competenza ma sulle amicizie allora qualcosa non va. Ci vuole la competenza perché dobbiamo decidere noi nella legalità per guidare gli uffici. Altrimenti diventiamo succubi, veniamo usati. E in più ci vuole l’onestà. Non bisogna tenere la mani in tasca ma agire per il rispetto della legge. Se non avessimo fatto così non sarebbe stata demolita una scuola a rischio. Siamo stati l’unico comune in Italia. Non nascondiamoci sempre dietro il patto di stabilità. La risposta ai cittadini dobbiamo darla anche se la responsabilità è della Regione. Non posso tagliare i servizi perché la Regione ha tagliato i fondi. Dobbiamo riappropriarci di certi settori che sono vitali per la persona: sanità, assistenza, sicurezza. Sburocratizzare per permettere alle aziende di poter lavorare e crescere. Per un appalto ci vuole una stanza di documenti e lì si insinua la corruzione. Se le regole sono semplici si trova subito se qualcosa non va”.
Graziella Manzato ha sottolineato: “Una caratteristica che ci ha contraddistinto è stata la fatica di aprirsi e lavorare insieme. Lei ha mostrato anche in questa occasione di avere coraggio. Dobbiamo agire anche per far fronte alla mancanza di programmazione che in tutti i campi la Regione ha mostrato negli ultimi anni. Si vive alla giornata. Non si può solo criticare ma bisogna farsi su le maniche e saper mettersi in gioco. Lei lo ha fatto. Ci mette la faccia”. Damiano Fermo ha concluso “Abbiamo bisogno di campioni in politica, come la Bigon, che siano competenti e che possano disegnare un futuro per le persone, in cui la gente possa credere”.