Due sinti arrestati per furto e divieto di dimora per un moldavo per violenza sulla moglie. Ne dà notizia il comando della Compagnia Carabinieri di Villafranca. I Carabinieri del nucleo radiomobile, durante il servizio perlustrativo intercettavano un’autovettura intestata ad una donna friulana di origine sinta, i cui occupanti, poco prima, erano stati visti fuggire dopo aver forzato autovetture in sosta a Villafranca di Verona, piazzale Olimpia, e sottratto un giubbotto in pelle e denaro. Ne scaturiva un inseguimento, durante il quale i fuggitivi ponevano in essere avventate manovre a forte velocità, venendo comunque raggiunti e bloccati. Gli occupanti, un 34enne e un 26enne, pregiudicati di origine sinta, venivano tratti in arresto per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Refurtiva interamente recuperata e restituita all’avente diritto nonostante gli autori del furto avessero tentato di liberarsene, lanciando gli oggetti dal finestrino. A seguito del rito direttissimo celebratosi innanzi al tribunale monocratico di Verona, sono stati condannati a tre e sei mesi di reclusione e sottoposti ad obbligo di firma.
Nel medesimo pomeriggio, i Carabinieri di Villafranca di Verona intervenivano presso le scuole Elementari del comune di Povegliano dove era stata segnalata una manesca lite tra coniugi. Sul posto rintracciavano un 39enne di origine russa, divorziato, che allo scopo di riallacciare rapporto con ex coniuge, 31enne moldava, all’ennesimo rifiuto, la percuoteva al volto, rompendole anche il telefono cellulare quando la donna ha tentato di chiedere aiuto ai Carabinieri. Gli accertamenti acclaravano che l’uomo, dallo scorso settembre, con le medesime modalità, si era reso artefice di analoghi episodi di violenza nei confronti dell’ex moglie, minacciandola pesantemente nel caso lo avesse denunciato. All’arrestato, seguito convalida, veniva imposta la misura di divieto di dimora nella provincia di Verona.