Due ore e mezza per discutere sulla tanto contestata intitolazione di una via a tale Niccolaio Cardelli, interpellanza del Centrosinistra, contro mozione della maggioranza, sospensione della seduta e colpo di scena finale del sindaco. Come era nelle previsioni l’interpellanza del Centrosinistra contraria all’intitolazione (ancora da esaminare in Prefettura) ha scatenato prese di posizione opposte. Soprattutto perché la presentazione da parte del consigliere Marco Dall’Oca (Villafranca sei tu) di una mozione a sostegno della scelta fatta da commissione toponomastica e ratificata dalla giunta ha dato modo a tutti di parlare. Daremo conto del dibattito senza commentare una serata surreale. Paolo Martari aveva accusato: “C’è gente con coraggio che si è spesa in prima persona per liberare i nostri nonni e i nostri padri. Si tratta di valori in cui crediamo, della dignità e della vita umana. Dove ci sia fucilazione emerge l’aspetto più debole e barbaro dell’aspetto umano. Ma è pur vero che la contestualizzazione dei fatti descritti va presa in esame. Si intitolano vie e piazze a persone che abbiano dato lustro e si siano meritate questo beneficio. Non mi pare che questo sussista”.
La risposta dell’assessore Riccardo Tacconi: “Non credo che tutte le vie vengano intitolare a persone che hanno dato qualcosa. Ma esprimono altri concetti. La guerra era finita e la persona è stata assassinata in circostanze brutali. Senza processo. Non torneremo indietro. Questa volta volevano porre all’attenzione dei più giovani un punto di riflessione diverso”.
Sindaco Faccioli: “Questa vicenda mi ha ancora più colpito e convinto della bontà della scelta. Le atrocità vanno colpite da tutte le parti. Davanti alla morte devono fermarsi tutti. Non ci sono morti di serie A e serie B. C’è stata omertà per tanti anni”.
Paolo Martari: “Condivido solo il rispetto nei confronti di una vita. Lo storico Tumicelli riporta una dinamica dei fatti che è assolutamente difforme da quello che dice il sindaco. Nel 2005 la giunta Zanolli intitolò a Brigata Italia una via a Quaderni. Tu chiedesti le dimissioni dell’allora assessore Magalini. Criticavi per chiedere un approfondimento maggiore”.
Sindaco: “Non è passata dalla commissione” . Martari: “Stavolta è passata in 30 secondi”
Sindaco: “Hanno dedicato una sala in Parlamento a uno che è stato ucciso mentre tirava un estintore ai Carabinieri a Genova”.
Martari: “Ci sono una serie di incertezze in questa storia. La commissione dovrebbe approfondire. Nessuno merita di essere ucciso, ma non per questo merita una via”.
A breve il dibattito sulla mozione e il voto finale