Tutto il mondo guardava a Vinitaly e la risposta è stata positiva. Da Verona è uscito un messaggio incoraggiante con l’immagine di un’Italia economica ed organizzativa che funziona. Il vino è più che mai trainante e Vinitaly ha richiamato operatori professionali da 140 Paesi, ben 20 in più rispetto al 2014. In totale i visitatori sono stati circa 150mila, ma rispetto al passato c’è più Far East, con Thailandia, Vietnam, Singapore, Malesia. Crescono il Messico e anche l’Africa, con new entry interessanti come Camerun e Mozambico. Bene pure il Nord Africa, con la ripresa di Egitto, Tunisia e Marocco.
«Il risultato centra l’obiettivo che ci eravamo prefissati – ha affermato Ettore Riello, presidente di Veronafiere.
Il 94,5% delle cantine espositrici di Vinitaly esporta e più è alta la percentuale di export, maggiore è la soddisfazione e la fiducia espressa per il futuro, con l’82,9% che su una scala da 1 a 9 dà un voto uguale o superiore a 6. Ottimismo anche per la ripresa del mercato interno, con una cantina su due che prevede una crescita nel 2015.«I grandi mercati di Usa e Canada da soli rappresentano il 20% degli oltre 55mila visitatori esteri – ha detto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -. L’area di lingua tedesca, Germania, Svizzera e Austria, si conferma la più importante con il 25% delle presenze, il Regno Unito è al terzo posto con il 10%, seguono in termini numerici i buyer dei Paesi Scandinavi e quelli del Benelux».
I vini veronesi hanno mostrato di sapersi battere alla grande con la concorrenza. Al di là del famosissimo Amarone, ecco la copertina per vini di grandissimo pregio ma di nicchia come l’Enantio Riserva Terradeiforti doc della Cantina Roeno (nella foto) che è già diventato un mito. Si tratta di un rosso dal colore granato intenso e una gradazione di 15° frutto di una vite di 150 anni. Solo 3900 bottiglie prodotte. Pochi possono vantare una simile carta d’identità. Ed aprirlo e gustarlo in famiglia o con gli amici è davvero un momento di festa. Importante anche la presenza dello stand dell’Onav (nella foto) ospitata all’interno del padiglione del Piemonte dove oltre alle degustazioni sono stati dati consigli e suggerimenti per un bere sempre più responsabile, un piacere e non un modo per farsi del male.