Ci sono voluti dieci anni e probabilmente ne servirà un altro perché la macchina si metta in moto. Ma ora finalmente si è concluso l’iter del Pat. Dopo la conferenza dei servizi in febbraio agli uffici Urbanistica della Regione Veneto sono stati consegnati al Comune di Villafranca gli elaborati aggiornati per la ratifica del Pat. Il piano diventa efficace 15 giorni dopo la sua pubblicazione nel bollettino ufficiale Regione Veneto e avrà tempo indeterminato. Un percorso che nasce nel 2005 con l’incarico dato alla Cooperativa Caire, che dopo la bocciatura in consiglio nel 2013 viene ridiscusso e rivisto, anche con la minoranza, in funzione di nuove leggi e normative. “La chiusura di questo percorso ci da enorme soddisfazione – ha commentato l’assessore all’urbanistica Roberto Dall’Oca -, ma ora lavoreremo per dare vita a quando pensato nel piano. Data l’ampiezza e le diversità del territorio vorremmo attuare una messa a regime progressiva, questo per non perdere altro tempo e dare uno strumento velocemente attuabile. In un momento economico difficile come questo vogliamo dare una speranza con nuove opportunità in tutti i settori, per dare lavoro e incentivare l’economia nel rispetto dell’ambiente e dare servizi. Uno strumento che, grazie agli accordi pubblico / privato, darà vita a opere difficilmente realizzabili visti i tagli agli enti locali». Dall’Oca ha poi ringraziato tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla stesura del Pat. «Da oggi – ha sottolineato il sindaco Mario Faccioli – inizia un percorso per il rilancio del territorio e dell’economia. Villafranca sarà chiamata ad assumere un ruolo importante alla luce delle infrastrutture esistenti o che arriveranno, basti ricordare i due corridoi della Tav o la metropolitana leggera. Con questo Pat ci prepariamo al futuro». Il dirigente regionale Vincenzo Fabris ha ribadito che d’ora in avanti col Piano degli interventi il Comune opererà in piena autonomia: «Quella di Villafranca è stata un’esperienza importante sia per la complessità data dal territorio vasto, sia per storia e cultura dal punto di vista architettonico e urbanistico».
«Vorrei evidenziare il grande lavoro svolto nella copianificazione tra Provincia e Regione e lo scambio tra apparati tecnici» hanno detto Graziano Scarsini, funzionario provinciale, e Arnaldo Toffali, dirigente dell’ufficio tecnico comunale. L’architetto Ugo Baldini (Caire) ha aggiunto: «Un Comune, col Piano di Assetto del Territorio, si preoccupa della qualità dei Servizi, di accompagnare una popolazione che cresce, in una dimensione metropolitana che deve essere ricca di opportunità e di reti di relazioni».