Nell’anno di Expo – e nell’anno del centenario dalla fondazione dell’American Chamber of Commerce in Italy (1915-2015) – Veronafiere punta con ancora maggior decisione al mercato statunitense sottoscrivendo un “Accordo di Collaborazione” con AmCham Italy che, d’ora in avanti, sarà partner privilegiato nello scouting di nuove opportunità oltreoceano.
L’accordo è stato sottoscritto nei giorni scorsi dal Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, e dal Consigliere Delegato di AmCham Italy e Director of Italian Relationships US Pavilion Simone Crolla, e rappresenta una opportunità importante per il sistema Verona alla luce non soltanto dell’imminente Expo, ma anche della possibile finalizzazione del negoziato di libero scambio fra Europa e Stati Uniti, T-TIP, di cui è cominciato in questi giorni il nono round negoziale a New York.
In particolare, AmCham Italy supporterà Veronafiere nelle relazioni istituzionali negli Stati Uniti, nello scouting di nuove opportunità di business fieristico e nella promozione delle principali manifestazioni scaligere presso il sistema imprenditoriale statunitense.
E dopo l’“AmCham Wine Excellence Award” assegnato nel corso degli ultimi quattro Vinitaly a eminenti figure del sistema vino italiano e statunitense (negli anni scorsi, Anthony Terlato, Severino Barzan, Gianni Zonin, Constellation Brands e Gruppo Italiano Vini, mentre l’edizione 2015 sarà assegnata nel prossimo giugno, al Padiglione Vino dell’Expo), AmCham Italy si farà promotrice di altri “Excellence Award” nei settori trainanti dell’offerta merceologica di Veronafiere. [//] Quanto sia strategico questo accordo lo sottolinea anche la decisione di creare la figura “Special Advisor”, una figura di coordinamento fra le due istituzioni per rendere veloci e snelle le relazioni, affidata al manager veronese Alessandro Pigozzi, già responsabile AmCham per Verona.
«Dal 1915 AmCham Italy ha la missione di sviluppare le relazioni commerciali fra Italia e Stati Uniti – sottolinea Simone Crolla – e mai come ora si avverte un forte interesse statunitense per le opportunità offerte da una ancora più stretta cooperazione industriale e commerciale fra i nostri Paesi. Questo mood attraversa molti settori economici, inclusi quelli di in cui è operativa Veronafiere. Nonostante gli USA siano già fra i principali partner commerciali dell’Italia, le opportunità per le nostre imprese sono ancora numerose ed interessanti. Penso, ad esempio, allo sviluppo del settore agroalimentare, con un focus particolare sul settore vinicolo, non soltanto nelle città più note, ma anche negli Stati più interni, meno conosciuti dagli italiani, ma ricchi di prospettive di crescita».
Veronafiere – di cui è possibile l’ingresso anche in uno dei diversi Comitati di AmCham – dal canto sua evidenzia, attraverso il Direttore Generale Giovanni Mantovani, come «la firma di questo importante accordo vada nella direzione di rafforzare la mission di Veronafiere, cioè essere una piattaforma internazionale di promozione per il business del sistema imprenditoriale italiano». «Il mercato statunitense in particolare – spiega Mantovani – rappresenta un tassello fondamentale per la nostra strategia estera nei settori dell’agroalimentare e del construction che presidiamo con le tappe del tour di Vinitaly International e quelle di Tise-Stonexpo Marmomacc Americas, senza dimenticare che proprio Vinitaly, è stata scelta dal Ministero dello Sviluppo economico tra le tre fiere che rappresenteranno l’eccellenza del wine&food del made in Italy alla prossima Fmi di Chicago».