Ultima mostra prima dell’inizio dei lavori di restauro che lo manterranno inagibile al pubblico per qualche tempo, il Centro Internazionale di Fotografia “Scavi Scaligeri” ospita, fino al 10 maggio, la mostra “Quando l’occhio diventa una spia: Paolo Vigevani dal bianco-nero al colore”. Paolo Vigevani, passata da poco la settantina, fotografa dal 1968, ma ha deciso di rendere pubbliche le sue opere, con mostre personali o a tema, soltanto dal 2009. L’esposizione agli [//]Scavi Scaligeri riprende quella omonima a lui dedicata nel 2013 dalla Biblioteca Comunale “Sormani” di Milano, a cura di Italo Zannier. Ad essa, Zannier ha aggiunto 72 nuovi scatti, per una selezione totale di 134 foto realizzate dagli anni ’60 a oggi, rendendola così pressoché esaustiva delle varie tematiche dell’autore, oltre che emblematica, nel confronto tra il filone contemporaneo, a colori, e quello bianco-nero, del passaggio epocale dalla tecnica analogica a quella elettronica. Passaggio al quale Vigevani, pur restando fedele a se stesso, si è adeguato con spontanea naturalezza, cogliendo l’evolvere dei tempi e sperimentando, con la stessa appassionata inquisività, il monocromatismo del dagherrotipo e i giochi di colore più sofisticati; la fotografia chimica e quella digitale. Di ognuna valorizzando le possibilità espressive; magari, anche, lasciando filtrare, con tocco personale, un po’ di luce prima dello scatto. Nelle immagini si possono individuare i sogni esistenziali e culturali di Vigevani, colti al filtro di una spiccata sensibilità grafica, che porta l’autore a selezionare dal caos del reale l’elemento caratterizzante della sua essenza figurativa. Ecco i giochi di luci e di ombre, di riflessi e doppi, di vetri e specchi, di superfici d’acqua; ecco i paesaggi rappresentati come quadri astratti; ecco le testimonianze del passare del tempo e le presenze umane inserite in composizioni ben equilibrate; ecco le linee e le geometrie spesso iterate o incrociate, i campi di colore puro o a contrasto. Di tutto cogliendo – o “spiando” – gli schemi nascosti, creando armoniche immagini, costruite sapientemente nonostante l’apparente spontaneità dello scatto. Così, pure l’impaginazione di Italo Zannier (che cura anche il catalogo), seguendo un percorso privilegiante le analogie e le affinità formali e tematiche delle foto al di là della cronologia, sottolinea la straordinaria omogeneità che informa la variegata opera di Vigevani. (Franca Barbuggiani)

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“Quando l’occhio diventa una spia: Paolo Vigevani dal bianco-nero al colore”

Centro Internazionale di Fotografia “Scavi Scaligeri”

Cortile del Tribunale, 37121 Verona

Orari: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00 (compreso il giorno di Pasqua e Lunedì dell’Angelo, 25 aprile e 1 maggio)

Ingresso libero

Info: tel. 045 8007490/8013732

e-mail: scaviscaligeri@comune.verona.it

web site: http://scaviscaligeri.comune.verona.it

Catalogo a cura di Italo Zannier

Fino al 10 maggio 2015

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