Ingegneri e architetti insieme per la formazione
La Commissione Giovani Ingegneri dell’Ordine di Verona in collaborazione con la Commissione Giovani Architetti dell’Ordine scaligero organizza per oggi lunedì 27 aprile OFFICINE GIOVANI, una Giornata di formazione “dentro la professione“, dedicata ai giovani professionisti e inserita nella Rassegna Open4. Ingegneri aperti alla città (www.open.verona.it). Sul tavolo i temi più urgenti per svolgere la professione in modo produttivo ed [//]efficace, in particolare per quanti, tra i giovani, intendono iniziare una nuova attività in proprio come libero professionista e devono destreggiarsi tra le novità della normativa. Dall’utilizzo dei social network come vetrina per la professione, alla cura del brand di impresa, passando attraverso i canali della comunicazione efficace. Dalle nuove partite IVA, alle parcelle e ai contratti, all’assicurazione professionale e alla consulenza tecnica di ufficio. E ancora il recupero crediti in tempi di crisi; la responsabilità nella firma dei progetti, l’etica e la deontologia professionale; previdenza, Inarcassa e assicurazione; a chiudere la responsabilità civile e penale nella firma dei progetti. Dalle 9.00 alle 18.30 nella sede degli Ingegneri ai Magazzini Generali, un fitto programma di workshop con laboratori e approfondimenti completamente gratuiti: quattro le sessioni che scandiranno la giornata, ciascuna della durata di due ore nelle quali sarà possibile seguire i laboratori proposti a moduli ripetuti, in modo da consentire la massima flessibilità di frequenza. Più di 120 i giovani professionisti – tra ingegneri e architetti – presenti alla Giornata: molti sono iscritti ai rispettivi Ordini professionali veronesi, ma numerosa la presenza anche dagli Ordini di Vicenza, Trento e Brescia. A testimoniare l’interesse per una giornata formativa di “accompagnamento” per i giovani che si apprestano alla professione ma anche per quanti, con la crisi, hanno visto cambiare radicalmente la modalità del proprio lavoro. Richiesti all’estero perché più preparati, gli ingegneri italiani sono, nel Bel Paese, demansionati e sottopagati. A dirlo una ricerca (aprile 2015) di Page Personnel, società leader in Europa per la ricerca e la selezione di personale qualificato, con una divisione dedicata al reperimento di profili ingegneristici. Sempre più frequente la scelta di andare all’estero o l’opzione, ad esempio, verso formule innovative di coworking, lo spazio di lavoro condiviso tra diversi professionisti per calmierare i costi di avvio alla libera professione. Per questo l’Ordine Ingegneri di Verona sta portando avanti già dal 2012 un’azione di sostegno alla professione, in particolare quella giovanile, con fondi che prevedono l’esenzione della quota di iscrizione per i giovani professionisti nei primi tre anni di iscrizione all’Ordine (esenzione tramite rimborso); sostegno ai redditi bassi e alle neomamme libere professioniste. «Occorre reinventarsi senza snaturare le proprie competenze – sottolinea Alessandro Bissoli, consigliere referente della Commissione Giovani degli Ingegneri – e tenendo alta la guardia sulla tendenza a livellare verso il basso professionalità e riconoscimento economico a fronte di responsabilità che invece gravano sempre di più sulla professione. E questo non solo per il settore civile/ambientale, che certo sta soffrendo più sentitamente della crisi, ma anche per gli Ingegneri dell’Informazione, uno dei settori dove la “componente giovane” rappresenta una fetta importante di iscritti. Da sottolineare inoltre una costante crescita di donne ingegnere iscritte all’Ordine negli ultimi tre anni: ad oggi in Commissione Giovani abbiamo raggiunto la piena parità». Su 2762 iscritti all’Ordine Ingegneri di Verona – di cui 2488 uomini, 274 donne – 574 sono giovani al di sotto dei 35 anni; 486 tra i 35 e i 40 anni; 1705 sopra i 40 anni. Diego Martini, consigliere dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Verona «”Non è più un Paese per architetti”, è duro il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, sul Decreto Sblocca Italia (DL 133/2014). I dati dell’ Osservatorio 2014 sullo Stato della professione di architetto in Italia dicono che gli architetti italiani hanno ormai un reddito medio annuo sotto i 17 mila euro, che diventa la metà al netto di tasse e previdenza; al Sud, scende a 11 mila, mentre quello dei trentenni, mediamente, non raggiunge i 500 euro mensili reali. L’Ordine degli Architetti di Verona nel corso dell’ultimo Consiglio ha istituito la Commissione Giovani proprio per essere più vicina alla fascia più giovane degli iscritti e questa giornata a loro dedicata è proprio una delle prima azioni. Si parlerà di comunicazione efficace, di assicurazione, di social network e molto altro, strumenti ormai necessari per affrontare un mercato che è ormai una giungla E’ necessario anche ripensare il lavoro che nel passato vedeva tanti singoli professionisti: l’unione di diverse specialità insieme deve essere il futuro. E questa collaborazione tra ingegneri e architetti, ormai collaudata, ne è una prova».