“Se votate Niko Cordioli fate l’interesse di tutti i villafranchesi, non solo quelli del Centrodestra, e indirettamente mi date una mano a portare Verona in Regione”. Flavio Tosi ha presentato così la candidatura di Cordioli dopo il consueto abbraccio della gente al mercato. Una decisione coraggiosa, quella di Cordioli, visto che non ha incassato l’appoggio di nemmeno uno dei consiglieri e assessori di maggioranza e opposizione dell’attuale amministrazione comunale. A sostenerlo oggi c’era però qualche vecchia conoscenza della politica locale come l’ex presidente del consiglio Enrico Ortombina.
“Spero che i villafranchesi col loro voto possano dare un messaggio positivo dove la classe dirigente del Centrodestra di Villafranca ha sempre fallito presentandosi divisa e litigiosa e di questo mi assumo anch’io le mie responsabilità – sottolinea Niko Cordioli – . Confido sulla gente, visto che purtroppo ancora una volta i protagonisti della politica locale hanno dichiarato di portare preferenze a persone candidate per il Centrodestra non residenti a Villafranca, come il gruppo Facincani che pur essendo della lista Tosi per Villafranca sostiene un esponente di Verona. Sono l’unico candidato villafranchese del Centrodestra. Ma ora dico che l’importante è votare Tosi per riportare Verona alla presidenza rompendo il triangolo d’oro Venezia, Treviso, Padova. Flavio Tosi ha un progetto per far ripartire finalmente il Centrodestra e ci sono tanti amministratori nelle liste civiche. Ricordo, pensando al locale, che fu lui a dare la svolta per l’ospedale di Villafranca e con lui in Regione potremo riempirlo di contenuti. Per non parlare della Grezzanella. Tanti anni di promesse da parte degli assessori regionali e parole al vento degli amministratori locali, ma mai trovato il finaziamento. Una vergogna. Il nostro è lo slogan del fare e quindi poche parole e tanti fatti”.
Chiamato in causa sull’ospedale, Tosi annuisce: “All’epoca sia nel Centrosinistra, sia nel Centrodestra non si difendeva l’ospedale, oppure si diceva di farlo da un’altra parte che è il modo, come a Padova dove da 8 anni si parla, di non fare nulla. E’ importante avere un rappresentante villafranchese, soprattutto perché oramai si vota per conoscenza personale e non per appartenenza politica”. Quanto alla sua posizione, Tosi riconosce: “E’ una corsa non facile. Sarebbe stato più comodo rimanere dov’ero. Ma viste la situazione di Salvini e la deriva populista e demagogica di Forza Italia, non c’era altra scelta. Rispetto a questo scenario abbiamo deciso di imboccare una strada nuova. Siamo partiti per ultimi dopo l’espulsione da parte di Salvini, ma noi guardiamo la futuro, dopo il primo giugno, per costruire un’alternativa credibile a Renzi. La Lega a Trento ha recuperato ma Forza Italia è crollata e insieme fanno molto meno. Sarà così anche in Veneto”.