“La barca veneta ha bisogno di uno che sappia dove condurla. Zaia è come Schettino, l’ha abbandonata. Ora bisogna riqualificare, rigenerare, ricostruire”. E’ questa la ricetta di Alessandra Moretti, candidata a governatore del Veneto che è stata presentata a Villafranca accompagnata da un folto gruppo di sostenitori tra cui, come sempre, dal sindaco di Povegliano Anna Maria Bigon, capolista del Pd. Paolo Martari e Luca Lonardi del Pd hanno fatto presente i problemi dell’area: ospedale, lavoro, viabilità, aeroporto, cave e discariche. “Dobbiamo fare sinergia col governo o vogliamo continuare a lamentarci? I veneti non sono così. Zaia non è stato a nessun tavolo per difendere le eccellenze venete. Doveva consumarle. Un politico non deve essere un tuttologo ma deve avere le idee e l’umiltà di circondarsi dei migliori. Non possiamo permetterci di perdere ancora tempo. Salvini parla di uscire dal’ Europa e intanto mangia con l’Europa. Io potevo stare fino all’esito del voto. Il Veneto deve tornare a sognare. Zaia si lamenta dei tagli e quando c’era lui al governo ha tagliato di più. Vogliamo passare solo per quelli che non vogliono gli immigrati? Ed hanno azzerato i fondi della sicurezza. Arriviamo a rimpiangere Galan che aveva messo 62 milioni e loro 65 mila euro integrati ora coni 4 milioni. Invece bisogna dare i soldi ai comuni, alle polizie locali che oramai fanno tutto. A Roma firmano una cosa e poi tornano e si lamentano”. La Moretti tocca un tasto sensibile, quello dei privilegi.”Il mio è il programma dei veneti e non di una coalizione. Porteremo avanti la più grande opera di tagli dei privilegi degli amministratori regionali, tagli drastici ai costi della politica. Se sei stato cinque anni devi prendere per anni e non come se avessi lavorato una vita. Sulle cave la Regione non ha fatto norme e c’è l’anarchia. Si evitano discariche e inceneritori arrivando a livelli molto alti di differenziata e poi riprodurre energia dai rifiuti”. Una rappresentanza dei lavoratori ha fatto presente lo stato dell’occupazione all’aeroporto ed è stata fatta presente anche la realtà del gruppo Tosoni, con una crisi legata alla difficoltà del credito e alla congiuntura economica.
“Aeroporto e lavoro sottolineano il problema dell’assenza di Zaia che non è esistito per i problemi – sottolinea la candidata del Pd -. Non si accorge di chi rubava, quando i soldi del sociale vengono dati per birrerie, quando le liste d’attesa diventano una patologia come la mammografia che ci vuole un anno o subito a pagamento. È’ possibile svendere l’aeroporto di Verona o disinteressarsi del tema della crisi del lavoro? Servono un sostegno forte all’occupazione con sgravi a chi assume e in più altri 6 mila euro, bloccare il tirocinio gratuito negli studi professionali, contratti per over 50, accesso al credito, sostegno all’internazionalizzazione, formazione e aggiornamento continui e semplificazione burocratica”.