Il Movimento 5 stelle di Sommacampagna ha organizzato per il prossimo mercoledì 27 Maggio, alle ore 21, un incontro con i cittadini presso la sala polivalente di Caselle per dire NO al tema caldo del momento: il polo commerciale di Caselle.
I relatori saranno Manuel Brusco, Urbanista e pianificatore del territorio candidato consigliere regionale per il M5S; Daria Ferrari, pianificatrice territoriale ed esperta in PAT e tutela del territorio; Luisa Galeoto, consigliere comunale di Sommacampagna e Giuliano Castellini, avvocato.
“L’amministrazione Manzato aveva sostenuto, nel suo programma elettorale, che i centri commerciali hanno indubbiamente creato un danno enorme ai piccoli negozianti e alle botteghe, che ha avuto ripercussione anche sulla società e sul territorio urbano – spiega Luisa Galeoto, consigliere M5S a Sommacampagna -. Ed ora la Giunta non dice no alla proposta di costruzione di un nuovo polo commerciale? Parlano di possibilità di nuovi posti di lavoro, ma se guardiamo ai numeri appare chiaro che i centri commerciali spostano solamente forza lavoro dalle botteghe, non creando alcuna nuova opportunità di occupazione. Anzi, La CGIA di Mestre, nel 2010, ha stimato che tra il 2001 e il 2009 a fronte di una crescita della superficie di vendita della grande distribuzione pari al 65% circa, le piccole attività sono diminuite di oltre 51.000 unità. E, sempre nello stesso periodo, ad un aumento di poco più di 21.000 addetti nella grande distribuzione, nel piccolo commercio si sono persi quasi 130.000 posti di lavoro. Quindi, per ogni posto di lavoro, precario e spesso alienante, ottenuto nella grande distribuzione, se ne sono persi più di sei nella piccola. I dati aggiornati al 2014 sono ancora meno incoraggianti“.
Durante la serataverranno spiegati tutti i motivi del no, dalla cementificazione all’inquinamento, dalla viabilità alla compromissione del commercio locale.
Inoltre verrà avviata una raccolta firme per richiedere un referendum consultivo sulla realizzazione o meno di questo nuovo ecomostro sul territorio. “Siamo sicuri che cittadini interessati alla loro salute e a quella dei loro figli, alla loro aria, terra e quiete, hanno già la risposta: NO”.