Uno dei problemi delle aziende resta sempre l’accesso al credito. Ma ci sono nuove opportunità. E’ emerso questo all’hotel Expo dalla tavola rotonda “Finanza d’Impresa: le opportunità per la Piccola e Media Impresa”, con interventi di Luca Silla, responsabile dell’Area Relationship Management (Cassa Depositi e Prestiti) Enzo Pietropaoli, responsabile Fondo Sviluppo PMI (Friulia Veneto Sviluppo SGR) Massimo Fabbri, cons. delegato Raggruppamento Villafranchese Confindustria Verona Gaetano Zoccatelli, presidente Associazione Imprenditori Comprensorio Villafranchese. Moderatore il giornalista Mario Puliero.
“C’è un nuovo strumento operativo – ha spiegato Enzo Pietropaoli -. La Finanziaria regionale può intervenire in forma diretta anche nel capitale delle piccole e medie imprese. Il funzionamento è semplice. Entra con aumento di capitale e dopo cinque anni deve uscire dalla compagine sociale. Ora possiamo intervenire da 10 milioni fino a 180 milioni. Dotazione del fondo è di 50 milioni di euro. Da un minimo di 2 a un massimo di 7 per lo sviluppo delle aziende. I denari devono essere funzionali al miglioramento delle performance aziendali. Fondo contenuto perché alla fine andrà a sostegno di 11-12 soggetti ma è un inizio. Domanda elettronica per accelerare i tempi”.
Dopo l’introduzione di Luca Silla, Daniele Chiavari ha spiegato il ruolo della Cassa depositi e prestiti: “Interveniamo in modo indiretto nel mondo dell’economia. L’interlocutore rimane sempre il sistema bancario. Noi dobbiamo portarvi a conoscenza di questi prodotti da chiedere in banca che resta sempre il soggetto che decide i termini del prestito. Basta che un’azienda sia solo agganciata a una rete per essere finanziata. Sviluppato mondo equity che interviene in operazioni rilevanti. Nel settore delle costruzioni iniziative variegate. C’è il fondo per la valorizzazione immobiliare. Prendeiamo in carico degli immobili che successivamente potrebbero essere ceduti a maggior prezzo. Così abbiamo dato ossigeno agli enti locali. Ora di liquidità ce n’è anche troppa. Industriale, commerciale e costruzioni sono i plafond più usati”.
Ma Massimo Fabbri ha riportato tutti alla cruda realtà: “Abbiamo sviluppato molte collaborazioni per ascoltare meglio le esigenze della aziende, ma ci scontriamo tutti i giorni con la realtà delle aziende che si trovano porte chiuse in faccia quando vanno a chiedere un finanziamento. Servono iniziative concrete. Segnali positivi di ripresa ci sono e insieme a Aiv raggruppiamo le richieste del territorio. Promuoviamo la finanza evoluta, mini bond, prestiti obbligazionari e borsa che sono strumenti sentiti lontani dalle aziende anche perché hanno procedure burocratiche titaniche. Bisogna rendere più flessibile il ricorso a questi strumenti”.
Critico anche il presidente Gaetano Zoccatelli che ha ribadito lo spirito di Aiv che è quello di far dialogare amministrazioni con aziende per unire le forze e creare sviluppo: “Il problema è trovarci di fronte funzionari di banca che ragionano solo coi parametri e hanno scarsa disponibilità a cogliere la sostanza dell’azienda e le opportunità che può avere. Chiedo sostegno non per tamponare buchi ma per crescere. Non sai mai se ti propongono il prodotto migliore per te o per la banca. Devono informarci di più sulle opportunità che ci sono. E alle aziende dico di ricordarsi che ci sono le associazioni che possono interloquire con gli istituti e aiutare a fare la domanda corretta”.
L’assessore Giandomenico Franchini ha concluso con un invito all’unione: “Spesso si abusa della parola fare rete ma è proprio il passo fondamentale. Ognuno per la sua specificità deve fare la sua parte”.