Aveva messo una calamita nel sensore del cambio sotto la cabina di guida per inibire la comunicazione tra il cronotachigrafo ed il veicolo, facendo risultare fermo il mezzo nonostante circolasse liberamente. Vecchio trucco ma sempre di grande effetto quello smascherato dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Verona Sud, impegnati nei quotidiani controlli nel settore dell’autotrasporto nazionale e internazionale di merci e di persone.
Nelle prime ore del pomeriggio gli agenti fermavano lungo l’autostrada A22 “del Brennero”, nel territorio del comune di Verona, un autoarticolato bulgaro e dal controllo sui dati del cronotachigrafo, il dispositivo che registra tutte le attività sia lavorative che di riposo del conducente, nonché le velocità del mezzo, emergeva che l’autista risultava a riposo da circa un ora quando invece stava circolando.
Riscontrata l’anomalia, gli agenti effettuavano un’ispezione tecnica del veicolo e scoprivano che sul sensore installato sul cambio era poggiato un magnete che nw inibiva il funzionamento. Il trucco serve ad alterare i reali periodi di guida e far così risultare il conducente a riposo mentre in realtà conduce il mezzo. Con questo stratagemma il veicolo risulta fermo anche quando è in movimento, rendendo impossibile per gli Organi di polizia il controllo delle prescritte 28 giornate lavorative di attività del conducente.
Tale tecnica, crea un potenziale pericolo per la sicurezza della circolazione stradale, alterando il funzionamento del limitatore di velocità e dell’impianto franante, permettendo così agli autisti di mezzi pesanti di essere sottoposti a turni di lavoro estenuanti, eludendo la normativa europea in materia e danneggiando le aziende di autotrasporto rispettano le regole.
Dal controllo documentale emergeva poi che il conducente bulgaro effettuava il trasporto munito di licenza comunitaria anch’essa alterata, operazione che ha portato gli agenti a contestare la violazione in materia di abusivismo dell’autotrasporto internazionale.
Le violazioni hanno comportato per il conducente cinquantenne, una sanzione amministrativa di 1.696 euro con la sospensione della patente da 15 giorni a 3 mesi e decurtazione di 10 punti, per aver apposto il magnete, mentre una sanzione di 4.130 euro con conseguente fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi per aver alterato il titolo autorizzativo.
Nella sola giornata di ieri, nella sola Verona e nell’ambito di una vasta operazione nazionale ad alto impatto, sono stati controllati 20 camion stranieri e per 5 di essi sono scattate pesanti sanzioni per varie irregolarità.