L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un procedimento istruttorio, anche a seguito di varie segnalazioni ricevute da parte di associazioni di consumatori, nei confronti della società Volkswagen AG e della sua filiale che opera nella distribuzione di autoveicoli del Gruppo in Italia. I [//]consumatori potrebbero essere stati indotti in errore nelle loro scelte d’acquisto dai claims utilizzati da Volkswagen su emissioni e classe di omologazione all’interno delle proprie campagne pubblicitarie e nei dépliants informativi distribuiti dai concessionari e rivenditori. «L’apertura dell’istruttoria Antitrust – sottolinea Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona – è una novità importante nel caso dieselgate. Di per sé non significa che la pratica commerciale scorretta sia effettivamente avvenuta. Si tratta di un fatto rilevante che l’Autorità Garante abbia deciso di vederci chiaro nella vicenda.” “Invito tutti i consumatori veronesi coinvolti – precisa Cecchinato – a rivolgersi alla nostra associazione per segnalare il proprio nominativo e rimanere aggiornati sulle forme di tutela. Non escludo la possibilità che Adiconsum si faccia promotore di un’azione collettiva. Ricordo che i modelli coinvolti in Italia sono 645.458. Il software potrebbe essere presente nelle Volkswagen Golf e Passat, nelle Škoda Superb e nelle Octavia, nelle Seat Leon come nei monovolume Vw Touran e Sharan o Seat Alhambra, così come nei Suv Audi Q3, Q5 e Vw Tiguan. Ma anche nelle Audi A4, A5, A6 e TT. E questo solo per citare i modelli più noti».