Continuità nei progetti già avviati, rafforzamento degli asset locali nel segno del dialogo con i soci e nuovo sviluppo a livello internazionale.
Sono le linee programmatiche esposte dal nuovo presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, che questa mattina ha incontrato la stampa negli uffici all’Ente di Viale del Lavoro. «Veronafiere non può prescindere dalla realtà locale di riferimento, dal momento che soltanto a livello regionale genera un indotto stimato in 1,1 miliardi di euro – ha detto Danese –. Nel mio mandato lavorerò su collaborazione e condivisione, coinvolgendo i soci e il sistema cittadino. Progetti e decisioni saranno frutto di dialogo: dalla gestione dei prodotti fieristici, alle infrastrutture, fino alla viabilità intorno al quartiere».
Un modello integrato sul territorio che però punta a rafforzare il posizionamento di Veronafiere a livello internazionale. «L’attività fieristica oggi deve misurarsi sullo scenario globale – ha spiegato poi il presidente Danese – perché è sui mercati esteri che siamo chiamati ad operare e competere.
Il sistema di relazioni che Veronafiere ha generato dalle rassegne in portafoglio diretto e, non ultimo, dal grande lavoro svolto con il Padiglione VINO – A Taste of Italy all’Expo 2015, sono la vera ricchezza e il patrimonio più importante da gestire per sviluppare nuovo business».[//] Veronafiere organizza in media ogni anno più di 40 manifestazioni a Verona e 20 all’estero, in 12 nazioni. L’obiettivo resta favorire l’incoming di espositori e buyer stranieri a Verona e accompagnare oltreconfine le aziende italiane con specifiche iniziative, come il tour di Vinitaly International che copre Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Russia e Corea del Sud, o quello di Marmomacc che presidia Stati Uniti, Brasile, Marocco ed Egitto.
La conferenza stampa di questa mattina a Veronafiere è stata anche l’occasione per il passaggio di consegne con il presidente uscente Ettore Riello e la presentazione del nuovo cda che vede l’ingresso, oltre a Maurizio Danese, di Claudio Valente; confermati gli altri consiglieri: Guidalberto di Canossa, Barbara Blasevich e Marino Breganze.
«Il mio ringraziamento va prima di tutto al mio predecessore, Ettore Riello, e al cda di Veronafiere – ha commentato il presidente Danese –. A loro il merito di aver guidato e traghettato l’Ente nei momenti più difficili dell’economia italiana. La mia presidenza sarà nel segno della continuità dei validi progetti di crescita già avviati.
A Riello va poi il riconoscimento, nel suo ruolo anche di presidente di Aefi, di aver coinvolto il Governo nel sostegno al sistema fieristico nazionale, grazie ai 48 milioni di euro di finanziamenti concessi con il Piano di promozione straordinaria del made in Italy».