Blocco dei veicoli “non catalitici” anche durante le festività e inclusione anche delle auto e dei motocicli Euro 1 a benzina. Queste le principali decisioni prese in provincia dal T.T.Z. (Tavolo Tecnico Zonale), convocato in via urgente dal presidente Pastorello data l’allarmante situazione dell’inquinamento atmosferico di Verona e provincia. Di 89, però, erano presenti i rappresentanti di solo 29 Comuni veronesi (la loro votazione ha avuto comunque valore vincolante anche per i Comuni assenti).
Erano presenti anche Andrea Sardelli, consigliere provinciale con delega alle Politiche del Settore faunistico e Ambiente; Poli Carlo, dirigente provinciale del Settore Ambiente; Francesca Predicatori, dirigente dell’UO Fisica Ambientale dell’ARPAV provinciale; i delegati dell’Azienda ULSS 20 e ULSS 22;
Dati i ripetuti sforamenti del limite di 50 microgrammi per metro-cubo di PM10, registrati a Verona e provincia, il presidente Pastorello ha ritenuto di convocare una seduta straordinaria del TTZ, al fine di decidere ulteriori misure emergenziali antismog.
Due dunque sono state le decisioni votate all’unanimità:
− Il prolungamento del blocco della circolazione per i veicoli non catalitici anche nel periodo che va dal 4/12/15 al 07/01/16. La finestra di libera circolazione era stata inserita nel precedente TTZ per agevolare gli spostamenti nel periodo natalizio e oggi viene abolita.
−L’inclusione all’interno dei veicoli considerati “non catalitici” anche delle auto e dei motocicli Euro 1 a benzina.
Inoltre, tutti gli amministratori presenti hanno accolto l’invito ad aumentare l’opera di sensibilizzazione, affinché non venga superata la temperatura di 19°C all’interno degli edifici pubblici e privati, affinché si limiti l’utilizzo delle auto, approfittando dei mezzi pubblici, soprattutto per il trasporto scolastico, e affinché vengano limitate le combustioni di legna e sterpaglie all’aperto. Su quest’ultimo punto saranno ammesse deroghe per la tradizionale ricorrenza del ‘falò de la vecia’.
Sono state confermate le misure relative alla circolazione dei veicoli non catalitici in vigore nel 2014. Anche per l’inverno 2015, restano ferme le macchine a benzina Euro 0; i ciclomotori e i motoveicoli Euro 0; i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2. Per tutti il blocco è dal 12/10/15 al 04/12/15 e dal 07/01/16 al 13/05/16. Il blocco vale dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30, escluso le giornate festive infrasettimanali.
Si confermano anche le limitazioni alle temperature negli ambienti chiusi nel periodo invernale: massimo 19° C negli edifici residenziali, uffici, attività commerciali e sportive; massimo 17 ° C negli edifici per attività industriali e artigianali.
Sono state stabilite 4 “Giornate provinciali dell’ambiente” per sensibilizzare la popolazione al rispetto e alla tutela dell’ambiente. Di queste, una è già fissata con il blocco del traffico di tutta Verona e provincia per domenica 21 febbraio 2016; mentre per le altre tre i Comuni potranno decidere le modalità e le singole date all’interno di alcuni periodi (dal 5/12/2015 al 06/01/2016; marzo/aprile 2016; aprile/maggio 2016).
Per quanto riguarda le combustioni all’aperto delle sterpaglie è stato tolto il divieto, demandando l’autorizzazione ai sindaci che avranno la possibilità di stabilire eventuali deroghe, a seconda delle esigenze del territorio.
«Dato il perdurare di alta pressione sulla nostra zona, non ci sono altri modi per combattere l’inquinamento atmosferico se non aumentare le misure emergenziali afferma il presidente Pastorello – . Quest’anno, per la prima volta, ben 87 Comuni su 98 hanno emesso le ordinanze con le misure da far osservare ai cittadini, ai quali chiediamo uno sforzo in più. Occorre, infatti, la buona volontà di tutti nel limitare l’uso della macchina e nel mantenere la temperatura degli ambienti a 19 gradi. Purtroppo servirebbero molte altre azioni strutturali, ma per queste servono leggi statali e soprattutto fondi per interventi di ampio raggio. Con il Tavolo di oggi abbiamo fatto tutto ciò che è in nostro potere per garantire ai cittadini un controllo della qualità dell’aria».