Ripristinare il campetto di calcio di via Zanini e l’area giochi di via Labriola. Lo hanno chiesto i consiglieri comunali di Centrosinistra nel coso di una conferenza stampa “open space“ davanti all’area verde di via Volturno. Nell’elenco relativo al quartiere Madonna del Popolo c’era anche il ripristino dei canestri, cosa a cui il Comune ha già provveduto nelle scorse settimane. Ora viene chiesta l’installazione di attrezzature per bambini nei giardini di via Labriola e, infine, la qualificazione (apponendo almeno due porte da calcio ed una rete di recinzione) del terreno comunale situato tra via Milazzo e via Volturno, acquisito al patrimonio pubblico nell’ambito del cosiddetto Piruea Borromeo. «Con pochi soldi si possono dare grandi segni – è l’opinione del consigliere Matteo Melotti – soprattutto per i giovani. Il parco di via Isonzo, che peraltro necessità di manutenzione delle giostrine rotte da tempo, è frequentato da molte persone: genitori con figli piccoli, adolescenti e proprietari di cani. Sistemare il vecchio campetto di via Zanini consentirebbe ai più grandicelli di incontrarsi in quell’area, rendendo più fruibile il parco ai più piccini. Sistemare poi il giardinetto di via Labriola invoglierebbe i bambini di Madonna del Popolo a frequentarlo. Certo, alla base di tutto c’è la civiltà delle persone e il rispetto dei beni pubblici: spetterà a tutti vigilare, ma ora chiediamo un piccolo sforzo all’Amministrazione comunale, per dare la giusta attenzione ad un quartiere che lo merita».
Del tema si è già parlato più volte in consiglio comunale. Il sindaco Faccioli aveva a sua volta accusato il Centrosinistra e l’allora amministrazione Zanolli di aver approvato un Piruea sottraendo verde al quartiere. «Potevate pensarci all’epoca invece di far costruire case in quell’area e sulle giostrine sono stufo di spendere soldi per il menefreghismo della gente» aveva sottolineato il primo cittadino spiegando che l’Amministrazione ha in mente un progetto più ampio nella zona del cosiddetto Parco del Tione. «Sino ad ora l’Amministrazione comunale ha addotto varie motivazioni per non far nulla, tra cui quella fantasiosa di non poter utilizzare la liquidità incassata dall’escussione della fideiussione dall’impresa Begnoni, inadempiente alla convenzione stipulata nel quadro del predetto Piruea, come sostenuto dal sindaco ma contraddetto dall’assessore al bilancio Maraia – ha dichiarato Paolo Martari – . Per questo provvederemo a rinnovare in consiglio le istanze già proposte in passato, ancora inevase. Si può discutere se quel Piruea sia stata una forzatura, ma sul terreno comunale si poteva ripristinare il campetto senza problemi. L’Amministrazione dovrebbe avere la giusta attenzione verso una zona fondamentale del capoluogo, grandemente penalizzata dalle insensate scelte viabilistiche adottate».
«Se nel corso di due domeniche il banchetto alla MdP ha raccolto quasi 500 firme per rendere vive e frequentate tre aree pubbliche non utilizzate, specialmente dai più giovani, vuol dire che nel quartiere il problema è sentito» ha concluso Isabella Roveroni.