Posa della prima simbolica pietra (rigorosamente fatta nel proprio laboratorio) questa mattina per la ristrutturazione di Villa Bozzi da parte di Fondazione Historie. E’ stata anche l’occasione per lanciare la raccolta fondi. In precedenza è stata interamente coperta la spesa di 438.813 euro per l’acquisto di Villa Bozzi grazie alla solidarietà di tutti, col contributo di 100 mila euro della Regione Veneto. Nella parte retrostante saranno abbattute entrambe le palazzine e verranno realizzati due appartamenti per massimo 5 persone per esperienze di vita in autonomia. Un’esperienza innovativa-riabilitativa. «E’ un passo ulteriore per essere adeguati alle richieste del territorio – spiega Ettore Cremasco di Historie -. Dare nuove opportunità ad altre persone». Tra mutui, contributi vari e donazioni, è iniziata la corsa verso quota 600 mila euro. La raccolta fondi serve per coprire i mancanti 100 mila euro. Dall’assessore Nicola Terilli un invito: «Visto che è Natale, se si vuole fare un regalo utile e concreto diamo un aiuto alla Fondazione».
Dopo la cerimonia sono stati presentati anche i tre progetti del Charity Day, ovvero una nuova solidarietà che permette al disabile di essere posto nelle condizioni di realizzarsi come persona.
«Charity Lab – sottolinea Nicola Novaglia – è il progeto per ampliare il laboratorio di ceramica per migliorare la qualità del vivere sul lavoro e dare la possibilità ad altri di esserci. Charity Shop è un negozio dove si mettono in vendita i prodotti dei lavoratori Historie e il ricavato serve per finanziare le iniziative di inclusione sociale a favore delle persone svantaggiate. I disabili potranno cimentarsi anche come commessi dando così loro un’ulteriore opportunità di integrazione sul territorio. Charity Flat. Momento transitorio per poi trovare la possibilità di andare a vivere non necessariamente restando in famiglia come succede adesso. Cerchiamo di cambiare una cultura che pensa che queste persone non siano in grado di vivere autonomamente».