Denuncia Pastorello (Provincia): «Troppe pratiche inevase del settore Ambiente»
Il Settore Ambiente della Provincia di Verona non è più in grado di garantire i servizi minimi istituzionali. Infatti, sono quasi 300 le ditte ancora in attesa del provvedimento conclusivo dell’Autorizzazione Unica Ambientale/AUA (istituto introdotto nel 2013, che ha potenziato le competenze ambientali delle Province, in controtendenza rispetto all’indirizzo generalizzato di progressivo svuotamento di funzioni). Mentre sono 180, su 266 totali, le Autorizzazioni integrate ambientali per allevamenti intensivi (più del 50% dell’intero Veneto) che devono essere ancora licenziate dagli uffici della Provincia. Senza considerare i controlli e le attenzioni di cui necessitano le 11 discariche per rifiuti speciali e i numerosi impianti di compostaggio, che fanno confluire nel territorio veronese rifiuti da diverse parti del nord Italia. Il motivo di questa situazione sta nella carenza di personale tecnico provinciale che, nel corso dell’anno, è andato in mobilità verso altri enti. Il Settore si è trovato sguarnito di quasi tutti gli istruttori tecnici, peraltro formati da anni di esperienza. Per questo, la Provincia non riesce a rispondere adeguatamente ai cittadini, che si aspettano un pieno e corretto esercizio della tutela ambientale, e alle aziende che richiedono le autorizzazioni ambientali per poter lavorare. Questa difficile situazione è stata spiegata al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e all’assessore all’Ambiente, Giampaolo Bottaccin, in una lettera che il presidente Antonio Pastorello ha appena inviato a Venezia. Antonio Pastorello: «Sono preoccupato per l’impossibilità dei nostri uffici di dare risposte certe agli imprenditori. Si rischia di [//]creare altri problemi alle imprese, in un momento economico come questo che invece avrebbe bisogno di tempi celeri e di sostegno anche dal punto di vista burocratico. Attualmente, ci sono 300 ditte, fra artigiani e piccole imprese, che attendono autorizzazioni ambientali di vario tipo per poter lavorare. Con il ridimensionamento della Provincia, per effetto della riforma, il settore Ambiente non è in grado di dare queste autorizzazioni, tantomeno in tempi rapidi. E’ un freno allo sviluppo, che ha bisogno di una soluzione e che io, nel mio ruolo di presidente, voglio cercare di rimuovere in tutti i modi. Dopo aver parlato con le associazioni di categoria degli imprenditori, ho deciso di scrivere al Governatore Zaia chiedendogli risorse, visto che l’80% di questi servizi sono erogati su delega della Regione. La mia è una richiesta di collaborazione e un grido di allarme, affinché il problema possa trovare una soluzione».