Via libera anche a Villafranca alle varianti per la riqualificazione delle aree verdi in base alla Legge Regionale in materia di governo del territorio e di aree naturali protette. La finalità della variante aree verdi è quella del contenimento del consumo di suolo anche se dopo viene confusa come un privilegio per non pagare l’IMU. Richieste entro il 31 gennaio.
Tutti gli anni, però, il 31 gennaio verrà ripubblicato questo bando per 60 giorni e chiunque potrà far richiesta della riclassificazione dell’area edificabile. Nei 60 giorni seguenti, l’Amministrazione valuterà le richieste fatte e darà l’esito favorevole o meno sulle richieste pervenute.
“Questa variante – spiega l’assessore Roberto Dall’Oca – non andrà ad influire nè sul dimensionamento del PAT in termini di mancanza di sviluppo delle aree edificabili, né per quanto riguarda la superficie agricola utilizzata.
La finalità è quella del contenimento dell’utilizzo del suolo che condividiamo, però abbiamo deciso di dare dei criteri. Le istanze dovranno essere sottoscritte da tutti i proprietari o dai soggetti aventi titolo delle aree in oggetto. Nel caso di aree soggette a piano urbanistico attuativo da convenzionare, comunque dovranno essere firmate da tutti i proprietari, verranno privilegiate le istanze riguardanti aree attigue la zona agricola, le aree non devono essere già urbanizzate e nemmeno degradate, dismesse o sottoutilizzate, non devono ricadere in piani urbanistici già convenzionati o in ambiti di tessuto consolidato. Dovranno essere dotate di autonoma edificabilità e qualora presentino caratteristiche disomogenee, vedranno la riclassificazione presa solamente in parte. L’inedificabilità dell’area comporterà l’inedificabilità della stessa fino all’approvazione di una futura variazione al piano di intervento, per cui, siccome è volontaria la richiesta, questa rimarrà fino alla prossima pianificazione e fino a quando decideranno di reinserire e se reinserire all’interno del Piano di intervento quell’area, quindi non è assolutamente automatico il reinserimento. La riduzione dell’IMU darà luogo a un’esenzione d’imposta riferita al termine di edificabilità, ma verrà corrisposta all’IMU per la trasformazione del terreno che può essere verde pubblico o agricolo. La variazione urbanistica non darà titolo ai titolari di presentare istanze per rimborso IMU per gli anni precedenti e tutte le aree rese inedificabili non potranno essere oggetto di trasferimento di crediti edilizi”.