Un inseguimento in Autostrada della Polizia Stradale viene coronato con l’arresto di due rumeni in fuga in auto dopo un furto. La collaborazione tra i cittadini e la Polizia di Stato assume un ruolo sempre più importante nella lotta ai reati contro il patrimonio e questi due arresti ne sono l’esempio.
IL FATTO: venerdì 22, intorno alle 5:30, il proprietario di una una carpenteria metallica situata a Brendola, nel vicentino, nell’accedere agli uffici dell’azienda udiva del trambusto provenire dall’annesso capannone, cogliendo così sul fatto due malviventi che stavano rubando materiali e attrezzi d’officina.
I ladri, vista la malparata, abbandonavano la refurtiva salendo in fretta e furia su di una Renault Clio e dileguandosi verso l’autostrada.
Il derubato, con assoluta prontezza, telefonava al 113 e contestualmente inseguiva in auto i due fuggitivi che entravano in autostrada attraverso il casello di Montecchio Maggiore. Il tutto avveniva in costante collegamento telefonico con il 113.
Nel frattempo la Sala Operativa della Polstrada attuava il piano antirapina e le pattuglie venivano fatte convergere verso la Clio in fuga che, agganciata all’altezza del casello di Verona Sud, veniva bloccata dagli agenti, non prima di aver attuato vari tentativi di sottrarsi al fermo della Polizia Stradale.
Dalla successiva perquisizione dei due uomini, entrambi romeni di 25 e 34 anni domiciliati nel milanese, sbucavano strumenti atti allo scasso e altro materiale rubato dalla carpenteria.
LE CONSEGUENZE: I due ladri venivano tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato e, una volta convalidato l’arresto, il 34 enne veniva associato alla casa circondariale di Verona Montorio, mentre il 23 enne veniva inviato agli arresti domiciliari nel milanese.