Basta toni cupi, arriva il Carnevale. Sabato 6 febbraio Villafranca si riempirà di suoni e colori per la pittoresca invasione di carri e gruppi mascherati nella sfilata in notturna organizzata dal Comune in collaborazione con il Circolo dei Folli che ne hanno presentato le caratteristiche.
Sfilata. La sfilata in notturna è uno degli appuntamenti clou in provincia. «Villafranca è stata la prima e con orgoglio possiamo dire che ora è diventata la sfilata più imponente del Carnevale veronese – sottolinea l’assessore Gianni Faccioli -. E’ un’occasione per godersi in allegria la sfilata dei carri più belli della provincia».
SERPENTONE. «Il lungo corteo sarà composto da 30 carri allegorici e altrettanti gruppi – spiega Ermes Orlandi (Circolo dei Folli) -. A percorrere le vie del centro, dunque, saranno circa 1800 figuranti guidati dal Papà del Gnoco e dal Castellano di Villafranca Duilio Dolci».
Il percorso. Quest’anno si torna in via Messedaglia. Dopo il raduno in via Trieste, il lungo serpentone imboccherà via Messedaglia, poi via Cantore e corso V. Emanuele, col palco della giuria davanti al Castello.
GNOCCHI. Il collaboratore organizzativo Diego Cordioli ricorda che ci sarà anche la tradizionale gnocolada. «Quest’anno sarà curata dal gruppo Il Sasso di Rosegaferro nella tensostruttura che sarò posizionata come nel 2015 in piazza Giovanni XXIII».
CASTELLANO. L’inossidabile Duilio Dolci è ancora in sella. Del resto è impossibile trovare un altro come lui e nessuno pensa di sostituirlo. E’ impegnato nel consueto giro di scuole, casa di riposo e istituti. E’ lui il re indiscusso del Carnevale perché lui è Castellano tutto l’anno con grande passione e cuore.
Per far sì che tutto fili liscio durante la gigantesca sfilata castellana serve un lavoro di squadra di chi sta al fianco dell’assessore Gianni Faccioli come il personale comunale, Diego Cordioli, Protezione Civile, Alpini, Polo Emergency, Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Amia che curerà il servizio di pulizia a fine sfilata. «Per questo – sottolinea Gianni Faccioli – c’è bisogno della collaborazione di tutti. Evitiamo schiuma, alcol o atti di teppismo e pensiamo tutti solo a divertirci».
Ecco i tre carri allegorici villafranchesi, protagonisti assoluti del Carnevale veronese.
Circolo Noi Alpo presenta il carro “Una banda di suonati’’. Contrariamente al solito, il gruppo “I Signori dell’Alpo’’ si ispira alla musica di ieri e di oggi.
Gruppo Cappello-Pozzomoretto presenta il carro “Andoveto’’ ispirandosi al comico del momento Checco Zalone.
Gruppo il Sasso di Rosegaferro presenta il carro “Dai, magna leon.. che ciapèn la pensiòn” con Salvini e la Fornero protagonisti. Alla fine sono sempre loro a caratterizzare il Carnevale veronese ed a loro, visto il tempo che tanti appassionati ci dedicano, vanno i complimenti di tutti. Perché oltre al carro ci sono i costumi e le coreografie da realizzare, aspetto non certo trascurabile.