Il Frappuccino sarà servito anche a Verona. L’annuncio è del numero uno del colosso di Seattle che oggi, al Corriere della Sera, ha illustrato i suoi piani per l’Italia: una perla che manca nella sua collana di 23mila negozi nel mondo. Howard Schultz, presidente di Starbucks, 19 miliardi di dollari di ricavi in crescita del 17%, ha annunciato anche la dead-line del suo sbarco nel nostro Paese: fine di quest’anno, inizio – al massimo – del 2017. Si parte con Milano, poi Verona e Venezia. Schultz ha promesso occupazione e salari sopra la media. Una nuova grande sfida imprenditoriale per Schultz che di scommesse ne ha vinte parecchie. A partire dall’acquisto di Starbucks che all’inizio degli anni ‘80 era una torrefazione a Seattle e che è riuscita a insegnare a fare il caffè a un’intera generazione di americani.[//] «Sono nato a Brooklyn, da una famiglia povera che ha lottato per avere un lavoro e non è mai stata rispettata dai suoi datori — ha raccontato Schultz al Corriere della Sera —. Le persone lasciate indietro sviluppano una sensibilità maggiore. Vorrei che tutti coloro che lavorano per Starbucks, i partner italiani, fossero fieri di far parte della squadra».