Poveri noi,come siamo ridotti. Un veloce giro sul territorio ed ecco le ultime brillanti imprese dei letamai dei rifiuti che considerano Villafranca una discarica e continuano a imperversare nella più assoluta indifferenza di chi dovrebbe cercare di porvi rimedio. Tanto per ricordare la (solo) sbandierata tolleranza zero. Tante zone, infatti, sono sempre le stesse e quindi dopo mesi se non anni di situazioni incresciose un’efficace azione di controllo avrebbe dato qualche risultato. Se non tocchi la gente nel portafoglio continuerà a comportarsi da incivile. E’ così, non c’è niente da fare. Lungo la Grezzanella è diventata una zona di scarico. Attorno alle mura del Castello, purtroppo, non è più una novità. Bottiglie, plastica, carta, sigarette e chi più ne ha, più ne metta. Ma l’esterno sembra interessare poco chi comanda in Comune. C’è una strana idea di tutela del monumento. Situazione consueta anche in centro storico dove in alcuni punti sistematicamente vengono messi fuori rifiuti sbagliati, nei giorni sbagliati. Ma tanto non succede nulla. Poi passa l’omino con l’ape verde e porta via. E paga Pantalone.