Pubblico numeroso e partecipe alla presentazione mattutina della lista civica “Nuove prospettive” che candida Claudio Lunardi alla guida di Povegliano, una civica che riunisce varie sensibilità che si contrapporrà alla coalizione del candidato Lucio Buzzi.
Medico e ricercatore universitario all’Università di Verona, 62 anni, Lunardi è molto conosciuto in paese per aver svolto anche in anni passati il lavoro come medico di famiglia. “Abbiamo rispettato tutti gli impegni che ci eravamo presi in campagna elettorale – sottolinea il sindaco Anna Maria Bigon, giunta alla scadenza del suo secondo mandato -. Dai recenti investimenti in sicurezza con le nuove telecamere agli inizi della nostra amministrazione coi lavori per le scuole, abbiamo sempre messo al centro dei nostri interventi il cittadino. Credo onestamente che siano stati fatti passi molto importanti ma non vogliamo fermarci. Ci sarà continuità ma anche rinnovamento dei progetti e delle persone per continuare in questa direzione. Per questo Claudio Lunardi avrà tutto il mio appoggio. Lo conosco personalmente, oltre che stimato medico è una persona di valore, abituato ad affrontare le problematiche e risolverle. Anche quando ho iniziato il mio mandato dicevano che da mamma e avvocato non avrei trovato il modo di fare il sindaco, ma ho sempre saputo trovare il tempo, la capacità e il coraggio per fare il mio lavoro di amministratrice credo nel migliore dei modi”. Claudio Lunardi rivendica orgogliosamente il suo legame con Povegliano e le sue origini contadine. “Qui sono nato e sono cresciuto seguendo la vita contadina del paese di Povegliano dato che mio padre era agricoltore. Ricordo come era il paese quando ero bambino e oggi come allora è bellissimo. Sono cresciuto, sono stato all’estero e sono oggi impegnato come medico e professore. Credo però che la vita sia un cerchio e prima o poi si ritorna all’origine. Il paese mi ha dato tanto, mi è stato proposto di impegnarmi e ho accettato. E’ venuto il momento di fare la mia parte. Nella mia vita ho sempre trovato il tempo per seguire bene i miei impegni. La mia filosofia è quella che dico sempre ai miei studenti e cioè che la medicina è un’arte e la prima arte è saper ascoltare. Partirò dall’ascolto del paese e delle sue associazioni, gruppi sportivi, categorie. Ci impegniamo già per la valorizzazione dell’ambiente. Abbiamo un grande patrimonio come le risorgive, l’ex base militare e soprattutto Villa Balladoro che diventerà, con tutte le sue ricchezze e soprattutto col museo archeologico, centro in cui svilupperemo un grande progetto insieme all’Università (Bigon conferma contatti con la proprietà per la cessione dell’intero fabbricato). Abbiamo poi progetti importanti per la sicurezza di cui parleremo alla presentazione del programma”. Lunardi conclude poi con il progetto piu’ ambizioso: “Il comune ha la proprietà in centro della ex-scuola materna: lo spazio ideale per un progetto per un nuovo poliambulatorio provvisto di spazi dignitosi per medici e pazienti, con un centro prelievi e con il potenziale allargamento del centro diurno. Arricchiremo cosi’ ancora di più il centro paese di servizi”. A sorpresa poi Lunardi lascia chiudere la presentazione a 2 giovani, Matteo Tinazzi ed Edoardo Cavallini, giovani che saranno presenti nella sua lista, sottolineando che conterà molto sui giovani per la futura innovazione del paese. Entrambi collaborano già col comune per realizzare – nella loro tesi di laurea – il progetto di riqualificazione naturalistica dell’ex base militare appena assegnata a Povegliano. Tinazzi, laureando in economia e commercio, cura la parte economica del progetto e nel tempo libero è animatore in parrocchia. “Abbiamo avuto un’idea di riqualificazione della base naturale con un sostegno fortissimo dall’amministrazione attuale. Sostegno che ci è stato ulteriormente garantito da Claudio”. Edoardo Cavallini, membro della banda del paese, invece è laureando in Scienze Ambientali a Parma e cura il progetto della base dal punto di vista naturalistico: “Avendo studiato anche fuori da Povegliano, tornando qui mi sono reso conto che un territorio così ricco e vivo non si trova in giro facilmente. E abbiamo ancora grandi potenzialità. I ricercatori di Parma che ho portato con me per lo studio delle risorgive sono rimasti impressionati sia dalla bellezza della natura che dal forte appoggio datoci dall’amministrazione tanto che si impegneranno con noi per ottenere un importante finanziamento all’interno dei progetti LIFE per l’ambiente dell’unione europea”. Il neo candidato sindaco, prima di chiudere l’incontro, spiega il nuovo simbolo, una libellula con i colori azzurro e bianco e con lo slogan nuove prospettive ribadendo il legame col territorio (sia i colori che la libellula sono simboli dello stemma del paese).