«La settimana scorsa si è riunito il tavolo relativo all’Accordo di Programma per l’adozione di misure di risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano, che prevede precisi impegni anche da parte dello Stato, per fare il punto. È stato condiviso da tutte le Regioni del bacino di finanziare i rispettivi ‘piani aria’ con il Fondo nazionale di sviluppo e coesione (FSC). E’ quindi necessario che il governo crei un’allocazione specifica per questa misura finanziaria, destinandola alle Regioni della Pianura Padana che per le sue caratteristiche morfologiche presenta la necessità di un intervento specifico e urgente per il risanamento dell’aria». Ne dà comunicazione l’assessore veneto all’ambiente Gianpaolo Bottacin, in vista della seduta di domani del [//]consiglio che ha all’ordine del giorno il nuovo ‘piano aria’ regionale che definisce tutte le linee di intervento da finanziare attraverso questa misura, a iniziare dall’efficientamento degli impianti e del parco veicoli. La priorità infatti è consumare di meno e ridurre le emissioni in atmosfera. «Il piano, già il frutto della condivisione con le amministrazioni provinciali e comunali e in sintonia con l’Accordo di Programma per il bacino padano – conclude Bottacin – è uscito rapidamente dalla competente commissione consiliare. Mi auguro a questo punto che dopo tutto il lavoro svolto non ci sia da parte di qualcuno, per atteggiarsi a primo della classe, la solitaria corsa all’emendamento “demagogico”, per prendere a prestito le parole usate dal presidente del Consiglio dei Ministri Renzi, o addirittura ostruzionistico. Il Veneto non ha tempo di aspettare. Il piano va approvato per affrontare le situazioni di criticità che ci sono e il governo ha il dovere di finanziarlo, così come richiesto da tutte le Regioni del bacino padano».