In occasione del 400° anniversario della morte di Shakespeare, il 23 aprile 1616, è stato presentato oggi in Biblioteca civica “Romeo e Giulietta, il manoscritto di Verona”, frutto della partecipazione di oltre 5 mila cittadini, turisti e studenti, che per più di due mesi hanno ricopiato sulla pergamena, ciascuno con la propria calligrafia, il testo della più famosa opera del drammaturgo e poeta inglese. All’evento hanno preso parte il sindaco Flavio Tosi -che il 14 febbraio aveva dato il via all’iniziativa, scrivendo le prime righe del testo- l’assessore al Turismo del Comune Marco Ambrosini, il consigliere delegato alla Cultura Antonia Pavesi, il presidente di Agsm Fabio Venturi. Ospite della manifestazione il professor Masolino d’Amico, uno dei più noti traduttori delle opere shakespeariane. “E’ uno dei tanti, doverosi omaggi di Verona a Shakespeare -ha detto il sindaco [//]Tosi- grandissimo artista a cui la nostra città dovrà essere grata in eterno. L’idea bella e originale di ricopiare su pergamena il testo shakespeareano ha coinvolto tanti giovani, che hanno regalato una pagina di cultura alla città”. “E’ un momento sentito da tutta la città, che oggi rende omaggio a un grandissimo artista -ha detto Pavesi- che ha lasciato al mondo, e a Verona in particolare, un’impronta di forte emozione che vive nei secoli. L’Amministrazione comunale è grata al Club di Giulietta per tutto il lavoro svolto e per l’ideazione di questo splendido evento”. Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, è stato promosso dal Club di Giulietta, da un’idea-progetto di Luca Brunoro, in collaborazione con il Comune e la Biblioteca civica di Verona. Vi hanno preso parte gli studenti di numerose scuole cittadine e i volontari di molte fra le realtà associative del territorio, che hanno contribuito a realizzare le pagine del manoscritto. La particolarità di “Romeo e Giulietta, il manoscritto di Verona” è quella di aver compiuto un percorso inverso a quello usuale: visto che il manoscritto originale – da cui sono state realizzate la copie a stampa – non è mai stato ritrovato, si è partiti dalle pagine a stampa per dare alla luce, attraverso le diverse calligrafie dei partecipanti, la versione manoscritta. Il progetto è stato sostenuto da Gruppo Agsm, Bauli, Banca Popolare di Verona, Gruppo Rana, Pelikan, Cartotecnica Favini, La Kaligrafica, Marcello Sartori, Tipolitografia Roma, Antica Legatoria Barbieri, Circolo Fotografico Veronese.