Con la sola presenza dei Consiglieri Comunali di maggioranza è stato adottato il Piano di Assetto del Territorio: si conclude così l’iter di progettazione in copianificazione con Regione e Provincia di questo fondamentale strumento di pianificazione territoriale locale rapportato agli strumenti di pianificazione superiori Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.R.C.).
I tempi per la redazione in copianificazione del PAT si sono allungati oltre il previsto a seguito dell’approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.R.C.) approvato dalla Giunta Regionale a marzo 2015 e intervenuto l’accordo per la gestione del trasferimento delle competenze dalla Regione alla Provincia sottoscritto il 30 aprile 2015 che consentiva alla Regione di completare i provvedimenti in itinere fino al 31 dicembre 2015.
“Il Piano di assetto è stato oggetto di condivisione con i cittadini in assemblea pubblica, le associazioni sociali ed economiche e gli enti pubblici territoriali, nonché con tutti consiglieri di maggioranza e minoranza” afferma l’assessore Marco Carozzi.
Sono stati attivati, infatti, negli anni precedenti, tavoli di concertazione con associazioni di categoria, associazioni di volontariato e cittadini, dimostrando la trasparenza e la condivisione di questo importante strumento di governo del territorio.
Con l’adozione del PAT, dopo l’approvazione della Provincia in data 18 aprile 2016, si potrà aprire un ulteriore periodo di osservazioni e concertazione che dovrà portare all’approvazione definitiva e alla progettazione del successivo Piano degli Interventi che sarà l’effettivo strumento operativo di pianificazione.
“Vorrei ringraziare l’ufficio tecnico del comune ed il suo dirigente geom. Renzo Fratton e naturalmente il redattore del progetto arch. Roberto Raimondi e lo studio Terra per la disponibilità e competenza dimostrate – aggiunge il sindaco Bigon -. C’è soddisfazione per le parole dell’architetto Raimondi che ha affermato che il Pat di Povegliano è il più virtuoso di quelli che ha seguito, perché riduce la superficie da edificare rispetto alla variante al Prg del 2004, confermando la volontà dell’Amministrazione Comunale di preservare il terreno agricolo e valorizzare l’ambiente naturale”. Raimondo ha inoltre illustrato la nuova viabilità con collegamento tra la zona industriale e la Grezzanella, la riqualificazione ambientale di risorgive e corsi d’acqua, la scelta “cemento zero” oltre ovviamente a quello già previsto con precedente PRG, diminuzione delle zone di espansione industriale a seguito di varianti verdi volute dai proprietari, rivisitazione delle schede del centro storico e miglioramento degli edifici storici con l’obiettivo principale di ristrutturare l’esistente anziché costruire il nuovo.