Il consiglio comunale ha approvato con i voti della sola maggioranza il conto consuntivo dell’esercizio 2015. Contrario il centrosinistra mentre si sono astenute Lista Tosi e Forza Villafranca. L’avanzo di Amministrazione 2015 disponibile ammonta ad € 1.564.995,94. Ma il fatto clamoroso è che il sindaco Mario Faccioli non si è presentato. Ufficialmente per impegni di comunione. «Gatta ci cova» ha insinuato dai banchi del Centrosinistra Paolo Martari riferendosi alla situazione che continua ad essere tutt’altro che tranquilla in maggioranza dove, nonostante smentite e difese d’ufficio così forzate da sembrare poco credibili, la tensione resta. Da quanto trapela, infatti, il sindaco ha fatto anche saltare la giunta la scorsa settimana perché non era d’accordo sul fatto che tutti gli assessori meno uno si fossero resi disponibili a dare risposte dirette ai consiglieri sui provvedimenti del loro settore. E, del resto, alla ripresa delle sedute di giunta venerdì mattina i decibel della voce hanno toccato vertici altissimi. Niente di nuovo, dunque, sotto il sole di Villafranca.
Ecco una parte del dibattito. Di temi particolari come il Castello o la viabilità ci occuperemo a parte.
«La cifra, estremamente considerevole, è dovuta alla tempistica, sfavorevole, di incasso di due importanti voci di entrata – spiega l’assessore Riccardo Maraia (nella foto) -:1 milione delle quote aeroporto (incassate ad ottobre a conclusione dei ricorsi, del quale si è investito in opere circa 400 mila euro) e 800 mila euro dal MIUR per la scuola di Rizza (incassato il 23 dicembre, fuori tempo utile per dare una destinazione). Di questo avanzo disponibile € 406.744,13 derivano dalla gestione dei Residui. A norme di legge l’avanzo non può essere destinato alla spesa corrente. Le amministrazioni possono seguire solamente tre strade. O ripianare debiti fuori bilancio (ma non e’ il nostro caso), o estinguere anticipatamente mutui (strada a me molto cara ma stavolta non è conveniente per lo spread sfavorevole che comporta alte penali), o infine destinarlo a spese per investimento».
Gianni Martari (Centrosinistra): «Con quattro soldi si poteva fare il bilancio digitale facilmente usufruibile dalla popolazione Per capire come si spendono i soldi pubblici. La considerazione di fondo è che gli emendamenti vengono sistematicamente bocciati, accusati di ostruzionismo perché abbiamo portato delle proposte. Legittima la volontà politica di fare scelte diverse, ma se rimangono somme ingenti e guarda casi sui capitoli che noi avevamo suggerito di incrementare,vuol dire c’è mancanza di ascolto. Serve più trasparenza delle spese».
Riccardo Maraia: «Capisco la difficoltà ma non è uno smacco che si vuole fare dove non è stato accolto l’emendamento. Il capitolo dei libri, per esempio, è stato aumentato».
Franco Pennacchia (Gruppo Misto): «Bene o male è la maggioranza che decide sul bilancio. E gli uffici e l’assessore sono a disposizione per ogni chiarimento».
Marco Dall’Oca (Villafranca Sei Tu, nella foto): «Emendamenti? Qualcuno come via Volturno è un lavarsi la coscienza per una scelta sbagliata, altri sono scelte, ma non cade nel vuoto se è giusta come quello dei libri. 1500 euro è cifra considerevole che può portare a nuove opere che non sono già in elenco. Un banco di prova importante per tutta la maggioranza».
Luca Zamperini (Lista Tosi, nella foto): «Abbiamo venduto lotti e azioni dell’aeroporto per una decina di milioni di euro ma sono rimasti i grandi problemi irrisolti legati alla viabilità, ovvero siamo senza circonvallazione, senza mobilità alternativa (piste ciclabili che collegano capoluogo e frazioni) e senza i parcheggi dell’ospedale. E i risultati, in termini di traffico e qualità dell’aria (vedi via Bixio), sono sotto gli occhi di tutti».
Maraia: «Se non fosse andata a buon fine l’operazione aeroporto ci avremmo rimesso 500 mila euro invece di incassare. Io venderei anche altre quote. Messo in alienazione dei terreni incassando dei bei soldi mentre altri non ci riescono».
Assessore Roberto Dall’Oca: «Noi non vendiamo per coprite i buchi di bilancio ma per opere attese da molto tempo dai villafranchesi come i palazzetto, scuola primaria a Dossobuono. Operazioni che resteranno nella storia. Viabilità è aspetto importante e i fatti sul Pat la priorità è su viabilità e polo scolastico».
Adriano Cordioli (Pdl): «Ci sono grandi investimenti e si va a focalizzare l’attenzione su qualche emendamento, su piccole cose.. E’ nel gioco delle parti. Non abbiamo svenduto nulla. Diamo valore a qualcosa che diversamente valore non aveva».
Paolo Martari (Centrosinistra, nella foto): «Avanzo disponibile è 1,6 milioni di euro. La domanda politica è dove li spendi. Il sindaco ha detto che doveva investire l’aeroporto per le opere di mitigazione. Così non l’ha fatto né il Comune e né l’aeroporto. Nel triennale nessun cenno a piste ciclabili. Ci siamo sorbiti la sparata del sindaco sui parcheggi dell’ospedale. Ora che la disponibilità economica c’è si scelga finalmente una soluzione tra la ‘’miriade’’ di quelle che il sindaco dice di avere. Per esempio noi avevamo deciso di investire sulla riqualificazione del centro storico con i soldi di chi passava da diritto di superficie a proprietà che invece sono finiti nel calderone».
Marco Dall’Oca: «Anche i no hanno un peso come sull’estinzione dei mutui che ci hanno permesso di avere risorse per i servizi. Se ho un bene di poco valore e lo valorizzo, io rivaluto il patrimonio. Ma no a una trasformazione stretta per portare a casa opere come l’area verde della zona industriale».
Assessore Nicola Terilli: «Siamo ancora prigionieri della contrapposizione maggioranza e minoranza. Tassazione tra le più basse, rating eccellente e celeri nel pagamento dei fornitori. Questa è la realtà».