Dall’entrata in vigore della legge n. 68 del 29 maggio 2015, che ha introdotto nel nostro Codice penale il Titolo VI-bis dedicato ai delitti ambientali, sono 947 i reati ambientali accertati, tra delitti e reati contravvenzionali, 1.185 le persone denunciate e 229 i beni sequestrati per un valore complessivo di quasi 24 milioni di euro. La Regione dove sono stati accertati più ecoreati è il Lazio (134), seguita dalla Campania (95) e dalla Toscana (73). Il maggior numero di sequestri è stato riscontrato in Puglia (28), seguita dalla Calabria (25) e dalla Toscana (22). Nel Veneto i reati già accertati sono 28 con 38 persone denunciate e due [//]sequestri effettuati, a dimostrazione che la nostra regione è particolarmente esposta al rischio ecoreati. La legge sugli ecoreati ha fornito un valido strumento operativo alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria per poter fermare gli eco criminali. Le novità importanti di questa legge sono l’introduzione nel codice panale di cinque nuovi ecoreati: inquinamento, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento del controllo e omessa bonifica.

La nuova norma contro ecomafie ed eco criminalità, attesa da 21 anni, sarà al centro del dibattito organizzato da Legambiente sugli ecoreati in Veneto: Venerdì 13 maggio 2016 dalle ore 15, Aula B – Silos di Ponente – Polo universitario Santa Marta, Via Cantarane, 24 a Verona.
Partecipano all’incontro: Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto e Stefano Ciafani, Direttore Generale di Legambiente Nazionale, Angela Barbaglio, Procuratore Aggiunto della Repubblica a Verona, Massimiliano Corsano, Comandante Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente a Milano, Franco Lattanzio, Vice Questore Aggiunto Comando regionale Corpo Forestale dello Stato a Padova, Giulia Sofia Aldegheri, CEAG Veneto, Luca Tirapelle Presidente CEAG Legambiente Veneto e Consigliere Ordine Avvocati di Padova.