Nessun taglio col passato, ma la ricerca di nuovi spazi e nuove opportunità per una migliore riuscita della manifestazione. Con questo spirito la Sagra di Alpo debutterà a giugno nella nuova area, più centrale al paese e molto più ampia e visibile, di fronte alla scuola Primaria Don Giovanni Calabria che sarà utilizzata per la Pesca di Beneficenza e le mostre.
«Il fatto di allontanarsi dal ‘‘campanile’’ è esclusivamente una questione logistica e assolutamente non significativa di alcun cambio di spirito della festa – spiega il presidente Silvano Donisi -. La sagra è sempre stata e rimane la festa del Patrono e lo spirito e gli scopi del Comitato Benefico Ricreativo di Alpo rimangono i medesimi: dare al paese la sua festa, con al centro la persona e le famiglie, produrre un utile da utilizzare per la vita sociale del paese da devolvere in beneficenza. La storia della Sagra, infatti, dimostra che tutto quanto è stato ricavato da sempre è stato poi utilizzato con questi precisi scopi. Anche oggi queste motivazioni sono più valide che mai».
La nuova area disponibile è più che raddoppiata come estensione rispetto alla precedente, dando possibilità di crescita e sviluppo a una manifestazione il cui ambito cominciava ad essere stretto. Con questa scelta la festa sarà nel centro del paese e quindi più fruibile e raggiungibile a piedi da gran parte degli abitanti. Gli organizzatori in questo modo intendono dare una risposta anche al problema dei parcheggi e al posizionamento del luna park che potrà essere molto più grande, ricavando un’area dedicata ai bambini.
«Saremo molto visibili da parte di chi transita per la circonvallazione dando un motivo per fermarsi anche ai non residenti – sottolinea il segretario Denis Ferrarin -. E’ un modo anche per valorizzare l’area verde in centro al paese che è praticamente inutilizzata. Parte della popolazione non sa nemmeno che sia un’area da destinare a pubblica utilità. Così facendo dimostriamo alle amministrazioni pubbliche (passate, presenti e future) l’apprezzamento per la sua esistenza e allo stesso tempo vogliamo essere da stimolo e promotori del suo completamento per un’ulteriore valorizzazione».
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