“E’ chiaro che non si può chiedere ai cittadini di non essere preoccupati ed arrabbiati per quanto è accaduto, ma è necessario comprendere che ciò che è successo non è imputabile alla gestione o meno di un servizio ma ad una precipitazione temporalesca violenta e quindi le inutili polemiche non servono a nessuno”. Questo è quanto dichiarato dall’assessore all’Ambiente Enrico Toffali intervenuto oggi, insieme ai presidenti di Amia Andrea Miglioranzi e di Acque Veronesi Niko Cordioli, in merito alle polemiche sollevate a seguito dei danni provocati dal nubifragio che ha colpito la città nella notte tra il 27 e il 28 luglio scorsi. “Quello che più colpisce – ha dichiarato l’assessore Toffali – è che oggetto delle polemiche sono stati quelli che più e meglio hanno agito di fronte ad una incontrollata situazione di emergenza. Parliamo di un gruppo di aziende – Amia, Acque Veronesi ed Agsm – che non a caso detengono a livello nazionale il primato d’efficienza proprio per le attività svolte sul territorio veronese. I fatti eccezionali risultano tali perché non consentono una gestione ordinaria degli accadimenti ma richiedono una tempestiva capacità di reazione nella risoluzione dei problemi, come hanno fatto le nostre partecipate. L’unico dato che dovrebbe risaltare è che tutti gli organi e le società preposte all’intervento hanno agito con prontezza ed efficienza contro ad una situazione emergenziale imprevedibile”. Per quanto riguarda le spese sostenute dal Comune per la manutenzione dei tombini, il presidente Andrea Miglioranzi ha poi precisato “bisogna saper leggere i dati di bilancio e comprenderli appieno prima di sollevare polemiche inutili, come qualcuno che o non capisce o manipola volutamente dati e cifre. Ricordo che l’impegno di spesa previsionale di 227 mila euro è divenuto nell’anno 2015 per Amia un investimento complessivo di 500 mila euro, mentre il Comune di Bussolengo ha stanziato 140 mila euro in 3 anni: qualcuno non sa nemmeno leggere i dati”. Il presidente Niko Cordioli ha poi invitato a “non strumentalizzare una situazione già molto complicata, soprattutto se non si hanno proposte concrete da dare a chi si trova in difficoltà” ricordando che “il Comune di Verona investe all’anno 550 mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria di acquedotto e fognature e la competenza per quanto riguarda Acque Veronesi è di 655 mila euro all’anno per un totale di 1 milione 205 mila euro. Considerando che la spesa complessiva di Acque Veronesi per tutti i comuni soci è di 2 milioni 700 mila euro, [//]l’investimento sulla manutenzione per il solo comune di Verona è pari a circa il 25 per cento del totale”. In merito alla situazione nelle zone più danneggiate dal nubifragio dei giorni scorsi, Cordioli ha spiegato che “I tecnici hanno già effettuato sopralluoghi e la nostra azienda sta cercando di risolvere il problema di Portoni Borsari nel più breve tempo possibile: siamo attualmente nella fase progettuale ma l’ipotesi è quella di costruire una vasca con pompe idrovore vicina al fiume Adige. Nel frattempo stiamo valutando una soluzione tampone, che prevede la deviazione dell’acqua proveniente da corso Cavour. Nel caso di piazza Isolo invece è già stato terminato il progetto esecutivo con lo stanziamento di 1 milione e 200 mila euro al quale si aggiungerà il co-finanziamento del Comune di Verona di 950 mila euro e si potrà poi partire con la gara”.