E’ il ritmo della solidarietà quello che si sentirà a Povegliano V.se i prossimi sabato 17 e domenica 18 Settembre a “Vorrei… ma non crollo”, kermesse musicale che vedrà una ventina di band e musicisti del veronese alternarsi sul palco del parco Balladoro, animando una due giorni di concerti a favore delle popolazioni terremotate. L’iniziativa nasce quasi per caso dalla rete: il 24 Agosto la terra trema nel centro Italia e subito sono in molti a chiedersi come poter dare una mano. Matteo Turra è uno di questi, abita a Povegliano e da piu’ di 10 anni calca i palchi di Verona e provincia come cantante in diversi gruppi. Scrive su Facebook la sua proposta: “E se organizzassimo un bel concertone / raccolta fondi per aiutare i terremotati? Qui a Verona intendo… Avanti amici musicisti… Riusciamo a fare qualcosa tutti assieme?!”. L’appello non cade nel vuoto, il post ha centinaia di ‘mi piace’ e piu’ di 160 condivisioni, la voce si sparge ed iniziano ad arrivare le disponibilità. Nasce cosi l’evento musicale organizzato da Verona Heart Beat – gruppo senza scopo di lucro costituito per l’occasione da Matteo con amici e volontari – e patrocinato dal comune (che ha concesso l’utilizzo gratuito degli spazi), dalla Proloco e dal gruppo di protezione civile di Povegliano Veronese. Si alterneranno sul palco nomi conosciuti della musica veronese come ad esempio “the Fly”, “Romero”, “LTB”, “Percorsi di-versi” mentre saranno molti i generi musicali rappresentati, spaziando dal rock al folk al rap.
L’ingresso al parco per i concerti sarà gratuito – le band non ricevono compensi – mentre i fondi per la solidarietà saranno raccolti dalle vendite degli stand eno-gastronomici, dalla decina di operatori economici che avranno un proprio posto all’interno della Villa e dal parco giochi con gonfiabili che verrà allestito per i piu’ piccoli. “Volevamo fare qualcosa di fronte a questa tragedia” dice Roberta Selmo, coordinatrice di Verona Heart Beat “e la musica è stata da subito una risposta naturale. Stiamo lavorando moltissimo per preparare un grande evento che possa realmente dare un piccolo aiuto e far sentire la nostra vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto».