La mano e l’arte di Renato Begnoni per regalare emozioni e per scandire l’attività e le iniziative della Fondazione Historie nel calendario 2017. «Secondo anno di questo calendario – spiega Nicola Novaglia -. Dà subito l’idea di quello che facciamo dal 1978 per trasformare la disabilità in valore. E’ incentrato sull’attività, impiegare bene il proprio tempo, autonomia di vita ‘normale’. Sono stai fatti 200 scatti e selezionate 14 foto, con fatica vista la bellezza».
Virginio Furri ricorda che dal 21 al 24 dicembre alla Fiera di Natale in via Pace sarà presente anche uno stand con i prodotti dei laboratori artigianali. «Sul calendario sono segnate alcune manifestazioni già programmate a Villafranca e Valeggio e nostre iniziative e attività correlate ai laboratori. Sono persone che all’interno della società danno davvero qualcosa».
Il fotografo Renato Begnoni racconta la sua esperienza: «Da diversi anni lavoro nel campo sociale, un tema che mi piace. Prima bisogna vedere e capire il luogo, le potenzialità, l’ospite e l’operatore. L’arte ti fa vedere quello che non si vede normalmente. L’amore è la parte importante della nostra esistenza, da cui parte tutto. Questo amore ci distingue dagli altri umani e può diventare un volano di empatia propositivo per le nuove generazioni. Ho voluto intrecciare l’aspetto delle mani e del lavoro finito. Le mani e gli occhi ci raccontano parecchie cose del nostro essere».
L’applauso del vicesindaco Nicola Terilli: «Non posso che apprezzare ed essere grato al lavoro che svolge questa Fondazione, veri pionieri nell’ambito dei servizi a persone diversamente abili. Si occupano di marginalità sociale a 360 gradi. Stanno facendo anche un grande lavoro insieme all’Ulss, soprattutto nel progetto Alzheimer. Begnoni è ambasciatore del nostro paese nel mondo. Si può fotografare un soggetto restando asettici o calarsi nella realtà ed esprimerla col linguaggio della foto. Un calendario che fa capire a chi non conosce questo mondo quanto conti, oltre alla professionalità, anche l’umanità».