Ancora qualche giorno per riflettere e poi sarà presa una decisione. E’ questo l’esito del consiglio comunale a porte chiuse di ieri sera. Lo riferisce il presidente Cristiano Tabarelli. E il problema immigrati è caldissimo in paese, specie di mercoledì quando si ripetono episodi spiacevoli.
In pratica il sindaco ha prospettato le due eventualità uscite dall’incontro in Prefettura: o aderire alla rete Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, accogliendo e gestendo direttamente un numero di profughi pari al tre per mille della popolazione. Villafranca già ne ospita 44 e quindi ne arriverebbero una sessantina o un centinaio a seconda che siano conteggiati quelli esistenti. Oppure non si aderisce e la Prefettura può decidere se e quanti inviarne.
«Tra i consiglieri c’è chi è favorevole ad aderire allo Sprar ritenendo più favorevole poter gestire direttamente la situazione, altri no – spiega Tabarelli – . La soluzione non è facile per vari motivi. Il Comune si accollerebbe nuove spese e servirebbe la collaborazione di associazioni, scuole, enti e cooperative locali. E poi è proprio un problema di posti. Abbiamo visto che non otteniamo risposte nemmeno quando facciamo un bando per sistemare i nostri cittadini in difficoltà. Quindi ci siamo presi due-tre giorni. Poi sarà di nuovo convocato il consiglio per decidere».