Ricordare a tutti e soprattutto agli studenti la figura e i valori che hanno contraddistinto la vita personale e professionale del giudice Giovanni Falcone. Questo l’obiettivo dell’incontro nella sala Ferrarini di Villafranca che rientrava nel progetto itinerante “Basta che ognuno faccia il proprio dovere!” organizzato da Stefano Marina in collaborazione con l’Ufficio scolastico di Verona, Comuni ed Enti coinvolti nell’iniziativa.
A raccontare quegli anni speciali per l’Italia intera, anni di stragi ma anche anni di grande impegno civile e politico, chi quella storia, quella del giudice Giovanni Falcone, l’ha vissuta da molto vicino è stato Luciano Tirindelli, l’autista della scorta Quarto Savona 15. Insieme ad altri colleghi, che avevano volontariamente scelto di essere gli uomini della scorta e della difesa personale del Dottor Falcone, Luciano ha condiviso fino alla fine quella stagione, terribile e fondamentale, della lotta dello Stato contro la mafia.
Si è parlato della strage di Capaci, di quel 23 Maggio di 25 anni fa, dell’attentato mafioso nel quale persero la vita, oltre al Dottor Falcone e alla moglie Francesca Morvillo, anche tre agenti della scorta: Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Ma anche di quel periodo come di un periodo di lotte e di veleni, di impegno di tanti e di disimpegno di tantissimi altri, soprattutto all’interno della magistratura e della politica, uomini che ostacoleranno in tutti i modi il lavoro pressante e certosino del giudice Giovanni Falcone.
E’ stata raccontata per sommi capi la storia di quel periodo, ma soprattutto è stata l’occasione di ascoltare, rivedere e riflettere su quei fatti attraverso filmati dell’epoca grazie alla fondamentale testimonianza dell’autista della scorta Quarto Savona 15 Luciano Tirindelli, per avere un punto di vista diverso, più vero, più umano, di quelle vicende e di quei personaggi, uno su tutti il giudice Giovanni Falcone, il protagonista assoluto di un sussulto di rinnovamento della società civile palermitana e nazionale. I suoi valori, i valori dei ragazzi della Quarto Savona 15, sono l’eredità più preziosa per tutte le nuove generazioni. «Basta che ognuno faccia il proprio dovere, il resto viene di conseguenza» amava dire Falcone.
«E’ importante stringere alleanze significative con il mondo scuola per promuovere questi momenti formativi» ha spiegato in conferenza stampa il vice sindaco Nicola Terilli. Soddisfatta Anna Lisa Tiberio in rappresentanza dell’Ufficio scolastico di Verona e della Rete di Cittadinanza Costituzione e legalità, che ha come scuola capofila il Liceo Medi di Villafranca diretta da Mario Bonini: «Questo incontro rientra tra le numerose iniziative promosse negli ultimi dieci anni sul territorio per promuovere la cultura della cittadinanza responsabile ed attiva e la legalità». Proprio grazie al suo impegno, anche a livello nazionale per stringere alleanze significative tra Scuola , Enti, Istituzioni ed Associazioni, Verona e la sua provincia sono diventate capofila dei progetti di legalità. E per questo il Parlamento della legalità internazionale ha recentemente insignito Anna Lisa Tiberio del Premio Memorial Francesca Morvillo.