Ennesima turbolenta seduta di consiglio comunale. Il sindaco Faccioli aleggia per ben tre volte la minaccia di dimettersi. Poi il consiglio viene sospeso. Venticinque minuti di riunione per la maggioranza tra urla e strepiti in sala giunta e al ritorno sembra di vivere una realtà parallela. Non c’è più sentore della bufera appena consumata, toni concilianti, tutti in maggioranza all’insegna del ”volemose ben’’. E così viene approvato coi voti della maggioranza, l’astensione di Lista Tosi e Forza Villafranca e voto contrario del Centrosinistra, la variazione al bilancio di previsione con l’applicazione di parte dell’avanzo di bilancio destinata per 240 mila euro ai lavori di riqualificazione di piazza Giovanni XXIII (ora costeranno 560 mila euro) e per 322.682,42 ai lavori di riqualificazione di via Brigate Alpine a Dossobuono (più altri 217.317,58 euro proventi dell’alienazione del Centro disabili). Inspiegabile, dunque, perché siamo davanti a opere pubbliche importanti per la comunità. Ma per capire quanto successo bisogna fare un passo indietro. Nella riunione della Commissione Lavori pubblici il sindaco aveva dato ordine ai tecnici comunali di non mostrare i progetti relativi alle due opere ai consiglieri. Qualcuno poi li aveva comunque visti grazie all’intervento del consigliere Angiolino Faccioli. Il Centrosinistra aveva chiesto di vederli in consiglio.
A breve il dibattito – scontro che ha portato alla sospensione