Manca il sindaco Faccioli e la mozione sui giardini del Castello è stata rinviata al prossimo consiglio comunale trasformata in interpellanza. Ecco i motivi. E a breve mostreremo le foto del… dopo concerti.
Gianni Martari, a nome del Centrosinistra, ha chiesto che la mozione venga trasformata in interpellanza e modificata visto che uno dei punti apertura immediata dei giardini) non aveva più senso. «Ci sono altre richieste che vanno sottolineate – ha spiegato – . Al di là dell’apertura, infatti, abbiamo chiesto di predisporre un servizio di vigilanza e monitoraggio dei giardini in questione, con la frequenza ritenuta necessaria, da parte della polizia urbana; di verificare la possibilità di stipulare con soggetti terzi (associazioni, enti, gruppi di volontariato, ecc.) convenzioni ad hoc allo scopo di perseguire l’obiettivo enunciato dal Documento del sindaco richiamato in premessa; di intraprendere, ovvero potenziare, iniziative di informazione della popolazione – specie dei più piccoli – circa il corretto utilizzo dei luoghi e delle cose pubbliche, che costituiscono bene comune. Tra altro è stata segnalata la presenza di qualche personaggio poco raccomandabile. Senza contare che servirebbero cartelli non solo in italiano viste le multinazionalità di chi lo frequenta».
Ma alla richiesta di avere comunque una risposta da qualcun altro esponente dell’Amministrazione, dalla maggioranza è arrivato il diniego.
«Parlate di documento del sindaco – ha sottolineato Adriano Cordioli (Pdl) – e quindi sarebbe scorretto che entriamo noi nel merito».
Contrariato Marco Dall’Oca (Villafranca sei tu) che avrebbe preferito restasse mozione. «Diventando interpellanza noi non avremo più la possibilità di intervenire e commentare e su alcuni punti anche noi siamo d’accordo».