Era nell’aria, lo si bisbigliava da giorni ed è successo. Il sindaco Faccioli (visto in municipio al mattino e al ‘’suo’’ Castello nel pomeriggio) non si è poi alla sera presentato per la seconda volta consecutiva in consiglio comunale. E’ saltata così di nuovo la discussione sulla questione giardini posta dal Centrosinistra perché, oltre a non presentarsi, non ha nemmeno delegato un altro amministratore a rispondere per lui, né ha presentato una risposta scritta da leggere. Stucchevole.
Al di là della motivazione ufficiale, infatti, la notizia dell’assenza già circolava da giorni nei corridoi del palazzo e anche in piazza. Gli stessi consiglieri di minoranza lo sapevamo perché già di questo si parlava anche al bar da giorni, ma pensavano che qualcun altro avrebbe risposto per lui.
«Discuteremmo comunque tardivamente di un tema in parte già risolto con l’apertura – ha commentato Paolo Martari – . Le domande riguardano tutti perché discutiamo del costume dei nostri cittadini: se una cosa è di tutti deve essere rispettata. Io la discuterei subito. E’ assurdo che nessuno dalla maggioranza possa rispondere al posto del sindaco. Sarebbe offensivo verso di noi, ma non è una novità, ma anche rispetto a tutti coloro che hanno protestato e che chiedono come pensiamo di gestire il patrimonio comunale in ragione di comportamenti che meritano di essere sanzionati perché offensivi nei confronti di beni che sono di tutti».
Il presidente Cristiano Tabarelli ha risposto: «Non ho ricevuto nè risposta scritta da leggere e nemmeno mi risulta che qualcuno abbia avuto delega».
Infatti ecco la precisazione del consigliere Adriano Cordioli (Pdl): «L’art 41 dice che all’interpellanza può rispondere il sindaco o suo delegato. Non è che la maggioranza non ha un’idea sulla questione. C’è molto da dire. Ma se il sindaco non ha delegato è scorretto che uno risponda. Possiamo trattarla nel prossimo consiglio del 7 agosto».
La replica di Paolo Martari: «L’urgenza è venuta meno, ma rimane la tematica di carattere politico. Confido che si allarghi più in generale alla tenuta e alla custodia del patrimonio pubblico. Riterrei altrettanto rispettoso, comprendendo le esigenze di ciascuno, che il sindaco avesse offerto una risposta a uno dei suoi rappresentati per evadere la questione. Se è rispettosa l’esigenza del sindaco di rispondere direttamente, ci vuole altrettanto rispetto per chi da settimane attende una risposta. La decisione di chiudere i giardini era sbagliata anche se in risposta a un problema reale. La discuteremo il 7 di agosto? Va bene. Ma il rispetto vale per tutti».
«Il rispetto – ha chiuso Cordioli – era verso il regolamento del consiglio comunale. E’ così e bisogna osservarlo».