«Sentivo che era importante dedicare la mia vita a persone che avevano bisogno». Era questo il motto di don Romano Venturelli, valeggiano, che si è spento serenamente in Canada all’ospedale dell’Università di Alberta all’età di 76 anni. La cerimonia funebre ufficiale in Italia sarà il 14 settembre in occasione del trigesimo, alle ore 18, nella Chiesa di Valeggio. Valeggio perde un concittadino che si era speso per gli altri.
Ha fatto gli studi liceali a Trento e si è unito ai salesiani nell’agosto 1958. È stato assegnato alla provincia degli Stati Uniti dove ha fatto i suoi studi universitari e tre anni di insegnamento. Nel 1965 è tornato in Italia, a Roma per studiare la teologia presso l’Università Salesiana. È stato ordinato sacerdote il 26 dicembre 1969. Poi diventò parroco in Canada alla Missione Maria Ausiliatrice di Riviere des Praires vicino a Montreal. La nuova chiesa è legata a un piccolo miracolo. Gli architetti furono Anna Saroli Palumbo col marito Giovanni. Avevano rinunciato ad una vacanza, alla fine del 1983, per fare i disegni della chiesa. E così ebbero salva la vita. L’aereo coreano su cui dovevano viaggiare venne infatti abbattuto dai Sovietici per cause mai chiarite.
Dopo un ritorno a Roma nel 1997, di nuovo in Canada nella parrocchia di San Giovanni Bosco a Edmonton.
Don Romano era solito passare qualche tempo a Valeggio da suo fratello Giacomo per “ricaricare la riserva di sole e di caldo” ed è stato apprezzato in parrocchia per la sua serena amabilità.
Suo zio Angelo Venturelli era un missionario comboniamo che operava nella giungla africana.