Partiranno il prossimo 6 novembre le lezioni tenute da insegnanti del CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli adulti, che si farà carico di tutti i costi) per il progetto CIVIS promosso dal Comune Povegliano con l’obiettivo di far conoscere la cultura locale e aiutare il processo di integrazione delle diverse nazionalità provenienti da fuori Europa. Consiste nell’offerta di corsi di italiano gratuiti per adulti extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia. Il tutto è partito da una istanza della scuola materna che ha evidenziato come molte mamme straniere siano in difficoltà ad accompagnare i propri figli nel percorso scolastico di formazione a causa del fatto che non conoscono la lingua italiana. Ciò comporta difficile relazione con la scuola, ma anche con altre istituzioni sociali e pubbliche.
Questo corso (aperto alle mamme ma anche ai papà) vuole arrivare ad aiutare tutti gli iscritti a interagire nel contesto sociale nel quale operano, con ricadute positive sulla possibilità di seguire meglio i figli nel loro percorso, ma anche di potersi interfacciare meglio con le strutture sanitarie in casi di bisogno piuttosto che con gli enti pubblici. Inizialmente le lezioni si svolgeranno in due mattine a settimana, da gennaio tre, per un totale di 100 ore, presso la scuola secondaria di primo grado di Povegliano.
«L’integrazione, quella vera, parte dalla interazione – sottolinea il sindaco Lucio Buzzi -. E la prima forma di interazione è il linguaggio. Per questo siamo molto sensibili: tutti gli stranieri qui presenti devono conoscere bene la nostra lingua e la nostra costituzione. Mettiamo a disposizione uno strumento importante per tutti».
Le iscritte sono già 15 e molto entusiaste, di tutte le nazionalità, in particolare: Maghreb, Cina, Turchia, Vietnam.
Per informazioni rivolgersi al Servizio Educativo del Comune di Povegliano V.se.
«Vogliamo offrire a queste mamme la possibilità di inserirsi al meglio nella nostra comunità – aggiunge l’assessore alle politiche sociali Giulia Farina – e diventarne parte attiva. Il dialogo tra culture è la chiave di questo processo di integrazione».