Una bella notizia per i cittadini. Il caso Tari non coinvolge Villafranca. Ecco come si è mosso il Comune castellano.
I problemi sono nati dal fatto che in alcuni Comuni per ogni pertinenza (cantine, box, solai) è stata conteggiata la quota variabile della Tassa sui rifiuti, con l’effetto di appesantire indebitamente la bolletta complessiva. La formula corretta prevede infatti che la quota variabile si applichi una sola volta per ogni abitazione, comprese le pertinenze.
«Ci siamo accorti subito che potevano esserci dei problemi perché la situazione non era chiara – spiega l’assessore Riccardo Maraia – . Per cui ci siamo fatti modificare il programma che c’era in dotazione perché avevamo visto che calcolava direttamente anche la quota variabile in base ai componenti e l’ applicava anche sulle pertinenze. Ce ne siano accorti e nel dubbio abbiamo messo quota variabile 0 sulle pertinenze».
Quindi i villafranchesi non hanno pagato di più.
Un rapporto vincente quello del Comune di Villafranca col fisco. Quando c’era stato il caso Imu, a Villafranca erano arrivati circa 1,5 milioni per due anni. «Sulla prima casa a Villafranca non l’abbiamo mai applicata escogitando la detrazione pari all’imposta – ricorda Maraia -. Quando venne tolta, il Governo l’ha rimborsata. L’abbiamo presa anche noi vincendo il ricorso che a molti sembrava impossibile».