La figura delle decine di migliaia di assistenti familiari attive nel territorio regionale al centro delle riflessioni per l’8 marzo, anche per una reciproca responsabilizzazione su diritti e doveri. Di questo si parlerà domani, giovedì 8 marzo, alle ore 14.30, nella sala civica Elisabetta Lodi di via San Giovanni in Valle, a Verona. Tra i tanti appuntamenti e inviti per la Giornata internazionale della donna l’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin ha scelto quello del circolo Acli Colf di Verona: la responsabile delle politiche sociali della Regione Veneto si confronterà con il presidente provinciale delle Acli scaligere Italo Sandrini, la presidente dell’Associazione donne moldave Tatiana Nogailic, il presidente dell’impresa sociale Michele Orlando e Gloria Albertini, del Centro studi immigrazione di Verona, su condizione e prospettive del ruolo delle ‘assistenti familiari’.
«La presenza delle ‘badanti’ nelle nostre case diventa un servizio sempre più indispensabile alle famiglie, soprattutto per la cura delle persone anziane e non più autosufficienti, ma anche per affiancare i genitori nella crescita dei figli – commenta l’assessore – Si tratta in prevalenza di donne, che aiutano altre donne, a conciliare tempi di vita e di lavoro, in una logica di redistribuzione dei carichi assistenziali e di condivisione di risorse».
Per sostenere questa forma sussidiaria e spontanea di welfare familiare la Regione Veneto ha promosso nell’autunno scorso una legge di regolamentazione e qualificazione delle assistenti familiari: «La legge 38 del 17 ottobre scorso è uno strumento in più per dare dignità e rilievo al loro lavoro, per facilitare l’incontro tra famiglie e assistenti competenti, per creare alleanze preziose tra donne – aggiunge l’assessore – Affidiamo a loro le persone più fragili della nostra società e a loro vogliamo offrire garanzie, sicurezze assicurative e opportunità professionalizzanti».