Domani, martedì 29 maggio, alle ore 18 in sala Ferrarini ci sarà la presentazione pubblica del libro «Villafranca di Verona, storia e immagini della comunità».
E’ l’ultima pubblicazione su Villafranca di 280 pagine con oltre 300 immagini inedite attuali e storiche sulla vita e le trasformazioni del capoluogo e delle frazioni. L’appuntamento, ad ingresso libero, sarà coordinato dal giornalista Roberto Zoppi, ed è organizzato dal Comitato di San Rocco in collaborazione con la Rete Scolastica «Cittadinanza e Costituzione» e gli istituti scolastici Bolisani, che ha curato la traduzione in inglese, e Medi, che ha realizzato il video illustrativo.
Il curatore Pasquale Cordioli si è avvalso della collaborazione di 29 persone, sia per le splendide immagini che per i testi. «Dietro c’è un lavoro di oltre due anni. Volevamo dare a Villafranca un’opera che la rappresentasse anche fuori dai confini nazionali. Puntato molto sull’immagine e valorizzati anche i giovani, visto che ci sono anche tesi dei ragazzi su Villafranca che è cambiata molto e vogliamo mostrarlo a chi non ha memoria storica essendo più giovane».
La presentazione alla stampa è avvenuta nella chiesetta di San Rocco. «Primo libro sette anni fa che voleva essere dedicato all’oratorio – dice Eugenio Turrini, presidente Comitato – ma Pasquale, che tra l’altro tiene aperta la chiesetta, ha suggerito di allargarci ai tesori di Villafranca che vogliamo valorizzare. Per cui abbiniamo il momento religioso, ricreativo con la sagra e anche culturale con i concerti, mostre e queste pubblicazioni».
Critico il professore Ezio Filippi che ha curato la presentazione: «Noi villafranchesi siamo considerati un paese di formaiari che non ha il senso della cultura e guardando l’operato delle amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni hanno ragione. Dopo gli anni ottanta-novanta si è perso il significato della parola cultura, che ci sia l’assessorato o no. Manca tutto lo sviluppo attraverso i tempi. Bisogna fare geografia con la storia»
Renato Begnoni ha contribuito con oltre 100 immagini: «Impegnativo ma stimolante. Pur essendo nativo di Villafranca ho visto delle situazioni e delle immagini che non avevo mai colto, come la via Crucis restaurata al Duomo. Spendere tempo per la comunità è molto bello».