La sala Ferrarini ha ospitato il primo concorso internazionale “Città di Villafranca” per pianoforte e violino, rivolto a bambini e ragazzi dai 5 ai 24 anni, promosso dalla pianista Chiara Soave e dal violinista Antonio Granata dell’Associazione Musicale Quattro Quarti in collaborazione col Comune.
Il pubblico ha potuto applaudire i vincitori assoluti delle categorie del premio usciti dalla selezione del gruppo di 90 musicisti provenienti da ogni parte del mondo. Come prologo al concorso c’era stato il concerto del violinista ucraino Oleksandr Semchuk, Marcello Mazzoni al piano e il Quartetto Guadagnini. «Mi congratulo con chi ha permesso questa proposta culturale a Villafranca – ha spiegato il sindaco Roberto Dall’Oca – e il nostro obiettivo è dare continuità in futuro al premio portando sempre più talenti ad esibirsi».
Ecco i vincitori suddivisi in due sezioni con le categorie definite in base alla fascia d’età. Categoria «Piccole note» (fino agli 8 anni): al pianoforte Sofia Aloisi e Arianna Salvalaggio, al violino Leon Scala. Categoria fino a 11 anni: al pianoforte, David Borisov e David Scripinc, al violino Flavia Napolitano. Categoria B, fino ai 14 anni: al pianoforte, Alessandro Koebler, Ruben Xaferi e Daniele Martinelli, al violino Hana Taylor. Categoria C, fino a 17 anni; al pianoforte, Riccardo Martinelli, violino, Arthur Traelmes. Categoria D, fino a 20 anni: al pianoforte, Domenico Bevilacqua. Le due giurie erano presiedute dal pianista villafranchese Alberto Nosè, dal violinista Semchuk, che ha suonato con le maggiori orchestre dell’ex Unione Sovietica. Componenti, oltre a Soave e Granata, anche l’inglese Mark Messenger, lo svizzero Julien Zufferey, Gianna Fratta, per il violino, Cecilia Baccolo e la valeggiana Valentina Fornari per il pianoforte.
«E’ stato un momento importante per Villafranca – ha sottolineato l’assessore Claudia Barbera – . Abbiamo portato in uno dei nostri contenitori più importanti, la sala Ferrarini, un evento di prestigio che ha visto esibirsi tanti giovani talenti. E’ bello che proprio Villafranca abbia rappresentato per questi piccoli musicisti un’occasione di confronto internazionale di rilievo».