C’è maretta sui posti auto coperti in disponibilità del Comune. Lino Massagrande (Noi per Voi) va all’attacco, l’Amministrazione annuncia la sua linea operativa. «Sotto il palazzo Metropol ci sono 100 posi auto adibiti a parcheggio pubblico ma il Comune non si è ancora fatto vivo col proprietario – aveva accusato Massagrande – . Vorremo sapere se ha intenzione di prenderli in gestione come a Villafranchetta. E poi sarebbero in convenzione solo dalle 8 alle 20. E se c’è una manifestazione in sala Ferrarini resta chiuso? Poi ci sono 74 posti nella lottizzazione sotto l’ex Saira. Ora sento parlare che sono solo 28 da adibire ai dipendenti comunali. E il resto? Nella stessa area c’era un altro parcheggio con 70/80 posti. Anche di questo non si sa più nulla. Sono 240 posti auto coperti in centro, è assurdo non renderli utilizzabili».
La replica del sindaco Roberto Dall’Oca: «E’ un discorso che abbiamo preso subito in mano. Stiamo facendo una valutazione per una gestione complessiva con chi già si occupa dei parcheggi a pagamento in centro. La convenzione scade nel 2020 ma intanto vorremmo aprire un discorso sui parcheggi in disponibilità per le aree attorno e di fronte all’ospedale e in centro. Per questo non abbiamo fatto la convenzione con la società New Metropol. Chiusura alle 20? Non vorremmo un ricettacolo notturno nell’interrato. Potremmo anche darlo in gestione a Savio visto che ci sono spese condominiali di un certo tipo. Sono 21 mila euro all’anno. Come in Biblioteca. Quando fai interventi pubblici privati è così. Sotto l’ex Saira non mi risulta che ci siano altri posti per il Comune. I 28 vorremmo destinarli ai dipendenti per liberare subito i posti accanto al municipio a disco orario per gli utenti che vanno in Comune». Questi i posti auto in disponibilità in centro: 120 sotto Villafranchetta, 94 posti + 8 in disponibilità esclusiva della sala Ferrarini per i tecnici sotto l’ex Metropol, altri 10 in via Tione, 28 in via Marconi sotto ex Saira. «Ne abbiamo 170 anche all’Expo – ironizza Dall’Oca – perché si vede che era uso e consuetudine in Comune farsi dare posti in cambio. E anche a Dossobuono sotto l’Airport…».