Alketa Bercaj Delishaj, artista albanese che è stata per tanti anni a Villafranca e ora abita a Mozzecane e lavora a Pozzolo, brilla anche come organizzatrice di eventi. Si è conclusa con grande successo la seconda edizione del “Festival della Cultura Albanese”, un’importante rassegna artistica che ha promosso insieme ad Anila Cenolli, presidente de Le Aquile di Mantova. Anche quest’anno sono stati realizzati diversi eventi, a cominciare dalla mostra “Maledetti Albanesi” alla Casa del Mantegna. Sono stati più di 2 mila i visitatori per vedere le opere degli artisti Guri Bulollari, Alketa Delishaj, Oltsen Gripshi, Xhimi Hoti, Erjon Nazeraj, Artan Shabani, Soni Tufina, Eldi Veizaj.
«Abbiamo creato una casa all’interno della casa del Mantegna, dove un albanese di oggi sceglie di abitare – spiega Alketa Delishaj – . Chi abita sceglie di contornarsi da tutto ciò che è arte, arredamento e bellezza. Icone del design occidentale del Novecento sono accostate ad elementi della tradizione albanese. Oltre al mio lavoro da artista, per me è importante creare eventi e mostre che abbiano un impatto positivo sugli artisti che stimo e sulla società in cui mi ritrovo a vivere ogni giorno». I curatori Luigi Marastoni e Sebastiano Zanetti spiegano la scelta del titolo che cita l’opera saggistica di Tom Wolfe “Maledetti Architetti”:«Sono le parole dello scettico pronunciate ad alta voce poco meno di un trentennio addietro. Ora il viaggio parte dall’Italia, la meta non è ancora definita, la ricerca è solo all’inizio. Il percorso visivo ha voluto porre l’attenzione sul lavoro di alcuni tra gli artisti più interessanti di nazionalità albanese che hanno proseguito la propria ricerca e formazione in Italia».