Sta riscuotendo un grande successo la mostra “Salviamo il Novecento – Gli artisti del Sud – Ovest in mostra a Villafranca” promossa dalla Provincia e organizzata ada Comune e MyTemplArt che ha ideato l’iniziativa. La mostra, ospitata alla Casa del Trattato, presenta le opere di trentasei tra pittori, scultori e fotografi veronesi nati tra il 1870 e il 1979. Sono già oltre mille i visitatori. Chi ancora non l’ha vista, potrà farlo gratuitamente per altri due fine settimana (14/16 e 21/23 dicembre) con i seguenti orari: venerdì 15.00/19.00, sabato 10.00/12.30 – 15.00/19.00, domenica 10.00/19.00.
«E’ un’iniziativa che permette di avvicinare all’arte anche i giovani, grazie a un’applicazione che ha digitalizzato il percorso e a un progetto di alternanza scuola – lavoro legato ad attività collaterali che gli sviluppi della mostra stessa offriranno in futuro – spiega l’assessore Claudia Barbera -. Il nostro obiettivo, infatti, è che questa mostra sia solo il primo passo di un progetto più importante come la catalogazione di tutte le opere del periodo».
Per la pittura, tra gli artisti in mostra: Bazzani Nilo, Bertasi Ada, Carli Renzo Cristiano , Carozzi Tommaso, De Angelis Marcello, De Bortoli Angelo, Isolani Mara, Meloni Giovanni, Montresor Beni, Nidini Massimo, Pasetto Remo, Pavanato Alice, Peretti Renzo, Poli Ebe, Pradella Vinicius, Prosdocimi Bruno, Rizzini Aldo, Rudari Serafino, Santi Franco, Zago Luigi, Zinelli Carlo, Zampieri Silvio, per la scultura Capellini Sergio, Finotti Novello, Girelli Egidio, Kahn Isaac, Salazzari Mario, Trevisani Montini Maria, per l’incisione Guandalini Rino, Tinazzi Luisa, Venturi Leoni Carla e per la fotografia Begnoni Renato, Dal Gal Pino, Turina Gino, Zanetti Fernando.
Parallelamente si è svolto anche un convegno dove, tra i vari interventi, particolarmente significativo è apparso quello del Claudio Rorato, prof.essore del Politecnico di Milano: «La cultura dell’Arte deve essere sempre più grande, per tutta la forza che può esprimere. Ciononostante i giovani hanno linguaggi e modi espressivi diversi rispetto alle generazioni precedenti, che non possiamo ignorare e dei quali dobbiamo tenere conto. La tecnologia permette quel processo di inclusone digitale che valorizza l’arte e la rende fruibile anche a chi ha problemi di mobilità e, con gli strumenti moderni, offre soluzioni indirizzate ai non vedenti. L’arte è una vitamina da mettere in circolo».