Tanta gente allo spettacolo pirotecnico di fine anno e al concerto in Duomo. Villafranca è entrata nel 2019 con i fuochi artificiali dal Castello. Allo spettacolo c’era ancora più gente degli anni scorsi, a testimonianza che a far da attrattiva non era il concerto ma i botti. Troppo forte la concorrenza della musica a Verona. Quindi il Comune ha fatto bene a operare questa scelta. Magari l’orario, mezzanotte in punto, ha invece un po’ penalizzato chi stava trascorrendo la serata in famiglia o tra amici. Forse più indovinata era la decisione, adottata in passato, di sparare i fuochi verso le 12.30 dando modo a chi aveva fatto il brindisi in casa di raggiungere piazza Castello.
La pista di pattinaggio ha fatto il suo richiamando sui pattini anche il sindaco Dall’Oca. «Abbiamo concluso il programma di eventi nel capoluogo – spiega l’assessore Luca Zamperini – ed ora appuntamento nelle frazioni per i falò della befana».
Unico neo i soliti letamai che hanno lasciato rifiuti lungo la cancellata dei giardini. Invece delle solite birre, ecco le bottiglie di spumante.
Il concerto di Capodanno in Duomo ha visto all’opera il maestro Giuliano Bertozzo che ha diretto il coro polifonico ”Città di Villafranca”, il coro lirico ”San Filippo Neri” e l’orchestra ”Young Musicians Europea”. «Come tradizione in tanti hanno scelto di cominciare l’anno in un rilassante spettacolo musicale in Duomo – sottolinea l’assessore Claudia Barbera -. C’erano interpreti di qualità con delle novità rispetto al passato. Un appuntamento culturale gradito dalla popolazione in una cornice perfetta grazie alla disponibilità della parrocchia».
E dopo tanti anni c’è stato anche un neonato all’ospedale Magalini. Alle 2.48 è nato Cristian. Un parto un po’ faticoso, che ha avuto necessità di aiuto medico e che si è in breve risolto nel migliore dei modi, per la felicità di mamma Ecaterina, moldava, in questo periodo in visita alla mamma che abita a Villafranca.